Assassin’s Creed Valhalla si appresta a fare la sua comparsa ufficiale sul mercato e, con il passare dei giorni, anche le informazioni ad esso relative che emergono giorno dopo giorno sul web diventano sempre più insistenti.
Pochi giorni fa infatti, vi abbiamo parlato di come la trama principale del gioco nei panni di Eivor sarà canonica indipendentemente dal sesso prescelto dal giocatore, o delle 25 tipologie di nemici differenti che saranno presenti nel mondo di gioco dell’ultimo capitolo del franchise dedicato al mondo degli Assassini.
Quest’oggi invece, torniamo per parlarvi delle quest secondarie e di come, stando a quanto dichiarato nelle scorse ore dal narrative director del gioco, esse saranno più profonde e legate maggiormente alla storia principale del gioco, rivoluzionando la formula RPG su cui i due precedenti capitoli della saga si basarono.
Intervistato dai colleghi di GamingBolt, il narrative director del gioco Darby McDevitt ha spiegato come, secondo il proprio team, lo stile adottato per le missioni secondarie di Origins e di Odissey non avrebbe potuto funzionare in Assassin’s Creed Valhalla, complice la natura dei vichinghi storicamente ostili e pronti alla guerra.
“Come team, abbiamo deciso di cambiare drasticamente la classica formula RPG, concentrandoci più sul raccontare storie più lunghe, divise in archi narrativi, con poste in gioco sempre più alte ed emotivamente più importanti. Invece di vivere una storia principale e decine di storie secondarie, i giocatori vivranno esperienze di varie storie chiave, tutte con una carica epica paragonabile ad un lungometraggio“. Ha dichiarato ai microfoni Darby McDevitt.
Insomma, Assassin’s Creed Valhalla sembra pronto a rivoluzionare nuovamente le basi del franchsie, almeno per quanto riguarda le quest secondarie. E voi cosa ne pensate delle parole del narrative director?
A proposito di AC Valhalla, avete sentito della possibilità di vedere una grafica limitata per via di Xbox One e PS4? Tutte le info al seguente link