Beef Erikson lo streamer che non è uscito di casa per un anno intero

Beef Erikson

Beef Erikson è lo pseudonimo di Toby uno streamer della Pennsylvania salito all’onore delle cronache per non esser mai uscito di casa per un anno intero.

Precisiamo Troy non era ossessionato dai videogiochi o dallo streaming, il suo rimanere chiuso in casa è dovuto all’agorafobia, una patologia psichiatrica che provoca ansia, paura o persino terrore degli spazi aperti.

È una delle fobie più invalidanti. L’agorafobico evita i luoghi pubblici, gli spazi aperti, con grosse difficoltà nell’uscire di casa e viaggiare.

Troy non era uscito di casa per più di un anno, interrompendo la sua reclusione solamente per recarsi al rivenditore GameStop locale e acquistare alcuni titoli per Wii U. Dopo questa breve ‘avventura‘ non è più uscito per un altro paio di mesi.

È stata dura spegnere il cervello per tutto il tempo“, ha dichiarato Troy. “Nonostante abbia fatto mesi di terapie, ho sempre avuto questo problema da che ricordi. Non riesco a frenare i pensieri che ho in testa“.

Se per molti i videogiochi sono solamente un passatempo o un antistress, per il protagonista di questa storia sono uno dei pochissimi strumenti di interazione sociale.

Sul suo canale Beef Erikson si diletta nel giocare i titoli classici. Ha iniziato a giocare su un’Atari 2600, i videogiochi sono stati la sua ancora di salvataggio ai tempi della scuola. Spesso saltava le lezioni ed era terrorizzato dai campetti di gioco e dai corridoi affollati.

Intorno ai 20 anni Troy ha cominciato a bere molto per ridurre gli effetti della sua patologia ancora non diagnosticata. Era considerato un asociale in quanto non partecipava alle feste, non andava in vacanza, non frequentava pub o club e non usciva la sera. Tutti comportamenti comuni nel lifestyle occidentale.

Dopo la scuola nel mondo del lavoro non è andata meglio. Ogni volta che cercava un nuovo lavoro riusciva a completare l’apprendistato, per poi divenire sempre più ansioso col passare del tempo. Dopo un po’ era costretto ad abbandonare il lavoro. Questo gli ha provocato problemi finanziari e depressione.

Il momento peggiore l’ha avuto quando, nonostante avesse trovato un lavoro che potesse svolgere a casa, l’agorafobia ha influito sulla sua salute fisica provocandogli febbre e nausea. Questo l’ha spinto a rivolgersi a un terapista.

Oggi gli streaming sono per Troy non solo un metodo per stare in contatto con altre persone, ma anche una terapia per ridurre gli effetti della sua patologia.

Fonte: Kotaku