“Dopotutto perché no, perché non dovrei sperarci?” (semicit.) Ecco, riassumerei così il pensiero che mi ha attraversato la mente osservando un tweet comparso sotto i miei occhi mentre scorrevo la home del social di Elon Musk. Ripassiamo brevemente i fatti: Microsoft ha da poco ufficializzato un prossimo allontanamento di circa 10.000 dipendenti, alcuni dei quali membri di 343 Industries. Dopo la notizia, alcuni studi ‘rivali’ hanno invitato i colleghi a sottoscrivere le candidature. Oltre Bungie – creatori originali di Halo – anche BluePoint Games si è ‘mossa a compassione’ nei confronti di chi si ritroverà privo di una scrivania.
Fin qui nulla di strano. Forse nulla di strano nemmeno quel che sto per raccontarvi, ma vale la pena farlo presente. Peter Dalton, developer ai vertici dello studio, ha scritto un post indirizzato a chi, da Microsoft, era in procinto di perdere il lavoro: “triste di sentire di tutti questi licenziamenti nel mondo tech”. Ma è la frase subito successiva ad avere catturato la mia attenzione: “qui a BluePoint Games stiamo lavorando duramente al nostro prossimo progetto e abbiamo diverse opportunità”.
Una frase del genere, in condizioni normali, non avrebbe suscitato altro che ammirazione per la solidarietà dimostrata. Il punto è che parliamo di BluePoint e lo storico dello studio con sede ad Austin (Texas) depone a favore di teorie che, per quanto fantasiose e ancora prive di riscontri ufficiali, potrebbero non essere del tutto infondate.
Per parlarvene bisogna tornare a poco prima di natale. Su PlayStation Blog (BP fa parte degli studi di Sony) appaiono i biglietti di auguri delle varie software house. La cartolina di auguri di BluePoint è quanto meno dubbia. Sotto l’albero quattro scatoloni. Tre facilmente identificabili come progetti a cui hanno partecipato e uno che lascia spazio a un dubbio composto da tre parole: Metal Gear Solid (?). Che possa trattarsi di un riferimento al lavoro di Hideo Kojima è una ipotesi plausibile anche volendo guardare al passato invece che al futuro dato che lo studio si è occupato della HD Collection e della Legacy Collection.
Il dubbio, però, permane. Nelle ultime settimane hanno ricominciato a intensificarsi rumor e voci. Tali indiscrezioni – che abbiamo evitato di riportare in quanto prive di ufficialità – sono state accompagnate dagli strani movimenti in casa Konami. Diverse dichiarazioni dei developer hanno lasciato intendere ci fosse l’idea di continuare sulla strada già intrapresa con Silent Hill.
Solo negli ultimi giorni, inoltre, Quinton Flyyn – storico doppiatore di Raiden – ha parlato di annunci in vista. Pur senza specificarne la natura, Flynn ha usato queste parole per rispondere a un commento che chiedeva informazioni su possibili riedizioni o remake dei vecchi capitolo o di un seguito di Rising. Vi è più la consapevolezza che, a livello ufficiale, BluePoint non sia impegnata su alcun progetto, al netto di rumor e speculazioni.
Sono personalmente convinto che Konami possa scegliere, prima o poi, di restituire lustro alla saga dei serpenti. Quella esposta in questo caso, lo ribadisco, è una mia personale teoria e come tale va intesa. Come sempre, solo un annuncio ufficiale potrà sollevarci – e sollevarmi – dai dubbi al riguardo.
Fonte: Peter Dalton