Cyberpunk 2077: CD Projekt RED, “Dobbiamo ricucire i rapporti con i nostri giocatori”

cyberpunk 2077

Cyberpunk 2077 è stato per molto tempo uno dei titoli più chiacchierati di CD Projekt RED, colosso il cui nome è spesso associato alle storie di Geralt di Rivia. Titolo ambizioso e all’apparenza sconfinato, l’avventura di V e Johnny Silverhand attraverso l’ammaliante Night City che fa da sfondo alla loro lotta per la sopravvivenza si è ben presto rivelata più problematica del previsto. Come ormai sappiamo il lancio di questo ambizioso progetto non fu dei più rosei. Tra problematiche più o meno gravi furono molte le lamentele che portarono addirittura ad una rimozione del gioco dagli store digitali. A commentare l’accaduto negli ultimi giorni è intervenuto Michał Platkow-Gilewski, vicepresidente delle pubbliche relazioni e della comunicazione di CD Projekt.

Nel corso di un’intervista con GameIndustry.biz Michał Platkow-Gilewski ha ripercorso quelli che furono gli ultimi momenti prima del lancio di Cyberpunk 2077, momenti che portarono il team di sviluppo dall’essere visto come degli eroi all’essere visto alla stregua dei truffatori. “Ci troviamo in una buona posizione adesso. La strada per arrivare fin qui però è stata molto accidentata” inizia a raccontare il vice presidente della comunicazione di CDPR.

Prima dell’uscita di Cyberpunk 2077 era tutto fantastico, il momento migliore della mia vita. Ma era davvero tutto bello per essere vero. Il gioco prometteva di essere fantastico e tutti noi eravamo molto entusiasti della cosa. Non ci sono dubbi però sul fatto che tutto il clamore fosse accompagnato da una forte pressione. Arrivò poi il lancio e questa favola si trasformò in un vero incubo. Eravamo consapevoli che avremmo dovuto lavorare sodo per rimediare. É stato un momento molto difficile. Abbiamo dovuto modificare la gestione delle pipeline, abbiamo iniziato a pensare a un cambio di motore grafico, abbiamo preso delle decisioni su come lavorare in futuro, e su come ristrutturare il tutto. C’è stata una grande ricostruzione interna“.

Successivamente Platkow-Gilewski ha raccontato quello che fu lo stato d’animo degli sviluppatori durante il lancio di Cyberpunk 2077. A conti fatti nessuno era soddisfatto del risultato finale e all’interno dello studio tutti avevano maturato la consapevolezza che da lì in avanti bisognava rimboccarsi le maniche per rimediare alla situazione a dir poco tragica.

Ero felice della relazione che avevamo con la community. A noi piacevano loro, a loro piacevamo noi, e lavorare per CD Projekt Red era fantastico. A dicembre 2020 eravamo tutti in attesa del lancio di Cyberpunk 2077, e l’uscita ci diede una svegliata. Pensammo ‘Ok, ricostruiamo, ristrutturiamo tutto, ripensiamo a come lavorare, cosa possiamo imparare da tutto ciò?’. E non è stato facile, ma nessuno qui voleva ripetere gli errori fatti in passato. La situazione dopo il lancio è stata complessa, ma in fondo sapevamo che i giocatori erano gli stessi, e che noi eravamo gli stessi. L’unica cosa che potevamo fare era provare ad aggiustare la situazione, impegnandoci come abbiamo sempre fatto. Credo che presto potremo iniziare a pensare a un nuovo inizio“.

Questo nuovo inizio potrebbe concretizzarsi prima di quanto si possa pensare. Nelle ultime settimane CD Projekt RED ha proprio affermato che con Phantom Liberty lo studio vuole iniziare a mostrare quello che è il vero potenziale di questo affascinante universo. Le prime impressioni di chi ha giocato l’attesissima espansione sono infatti più che positive. In molti parlano di una vera e propria smussatura agli spigoli del gioco base, con una città che sembra quasi rinata grazie una grande quantità di nuovi dettagli e miglioramenti vari che vanno a rendere l’esperienza di gioco molto più appagante per i giocatori.

E voi credete in questa rinascita di Cyberpunk 2077? Diteci la vostra lasciando, come al solito, un commento qui sotto!

Fonte: GameIndustry.biz