Danny De Vito: “torno a lavorare con Arnold Schwarznegger”, arriva la conferma ufficiale!

Dopo "I Gemelli" e "Junior", la strana coppia torna insieme sul set.

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Li abbiamo visti insieme sul palco degli Oscar 2024 mentre prendevano in giro Michael Keaton in un simpatico siparietto. Entrambi, infatti, hanno interpretato la parte del Villain in due distinti film di Batman: Danny De Vito è stato Il Pinguino/Oswald Cobblepot in Batman – Il Ritorno (Tim Burton) proprio con Michael Keaton nei panni di Bruce Wayne. Arnold Schwarzenegger, invece, si è trovato nei panni di Viktor Fries aka Mr. Freeze, nel Batman e Robin di Joel Schumacher. I due, che a lungo hanno discusso della possibilità di tornare insieme sul set per un sequel de I Gemelli stanno lavorando davvero a qualcosa.

Danny De Vito: “con Arnold il progetto è serio, ma non sarà il sequel dei Gemelli”

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L’ipotesi di rivedere i due attori in un ipotetico “Triplets” è sfumata con la morte di Ivan Reitman, regista che diresse il film del 1988. La scomparsa del regista sembrava aver sepolto anche le speranze di rivedere i due attori nello stesso film. Ci ha pensato De Vito ha riaccendere tutto con una recente serie di dichiarazioni rese a CNN poco dopo gli Oscar 2024. Al momento, l’attore è impegnato a teatro dove sono in scena trasposizioni di Matilda Sei Mitica (altro film in cui ha recitato).

Secondo De Vito, lui e la sequoia austriaca torneranno a recitare insieme in un film che è stato progettato proprio da loro due. L’attore nato a Neptune non si sbilancia oltre, ma lascia intendere che l’intenzione di tornare con il collega e amico sul grande schermo sia più che seria. Con Arnold ci conosciamo già da prima de I Gemelli e siamo buoni amici. Stiamo lavorando bene insieme e credo verrà fuori qualcosa di speciale”.

Dopo I Gemelli, De Vito e Schwarzenegger hanno recitato di nuovo insieme nel 1994 in Junior, sempre sotto la regia di Reitman. Di Triplets, invece, si discuteva già nel 2012. Il progetto avrebbe visto l’entrata in scena di Eddie Murphy. L’ok ufficiale arrivò solo nel 2020, ma prima il Covid-19 e poi la morte di Reitman misero definitivamente la parola fine alle intenzioni.

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