In una recente serie di dichiarazioni raccolte e divulgate dal portale Rock Paper Shotgun, scopriamo come siano andate davvero le cose tra gli uffici di Arkane Studios quando è stata data luce verde alla realizzazione di Deathloop. Uscito nel 2021 in esclusiva (temporale) per PS5 e PC e l’anno successivo su Xbox Series, Deathloop (qui la nostra recensione) era stato presentato come un progetto comunque ambizioso, in linea con gli standard qualitativi – comunque alti – di Arkane Studios. Ma le origini sono un po’ diverse da quelle note al pubblico.
A parlare dalle pagine di Rock Paper Shotgun è Raphaël Colantonio, fondatore di Arkane. Secondo Colantonio, le trattative tra lo studio e il publisher poi acquisito da Microsoft avrebbero lasciato poco spazio di manovra. L’idea iniziale, racconta Colantonio, era quella di produrre un progetto semplice, su scala ridotta rispetto agli altri. Secondo il fondatore – che avrebbe poi lasciato l’azienda nel 2018 – l’idea di Bethesda era quella di dare spazio a un progetto più piccolo per riempire il tempo che sarebbe passato prima di un nuovo gioco come Dishonored. Tra l’altro, pare che i due giochi siano ambientati nello stesso universo narrativo.
Secondo Colantonio, in chiusura, Deathloop – così come altri progetti precedenti e successivi – nascondono dentro il germe di un altro progetto che aveva cominciato a prendere forma ma che non è stato poi portato a termine: The Crossing, concepito durante le fasi finali di realizzazione di Dark Messiah of Might and Magic, del 2007.
A proposito di progetti in arrivo, Arkane (la sezione di Austin) è focalizzata per l’uscita di Redfall. Il single-player (ma anche co-op) ambientato in un mondo infestato da vampiri è atteso a inizio maggio. Noi lo abbiamo provato in anteprima.