Diablo III: Reaper of Souls

Presentato ufficialmente nel corso della Gamescom di quest’anno e atteso tanto per PC quanto per console next gen, Diablo III: Reaper of Souls è la prima espansione del popolare action GdR di Blizzard, nonché l’antipasto ideale nell’attesa della versione next gen del gioco principale, in arrivo su PS4 e quasi certamente con inclusa nel pacchetto anche la presente espansione.

In seguito agli eventi narrati nell’ultimo capitolo della saga, Diablo è di nuovo capitolato. Sotto i colpi inferti da Tyrael, il demone è finalmente stato scacciato da Sanctuary e la sua anima sigillata all’interno della Black Soul Stone. Conscio che il potere maligno della pietra potrebbe tanto corrompere gli uomini quanto richiamare presenze arcigne intenzionate a ottenere i poteri, Tyrael decide di nascondere l’artefatto, tentando di mettere definitivamente al sicuro l’umanità. Tuttavia, il male richiama il male, e il potere dell’artefatto rievoca ben presto uno dei pericoli più grandi dell’intera umanità: Malthael, un angelo caduto, manifesta incarnazione della morte, da sempre principale nemico dell’umanità. Deciso a epurare il pianeta dalla specie umana, Malthael riuscirà ad ottenere la pietra, obbligando i campioni degli umani a fare il possibile per evitare l’ormai prossima estinzione.

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Osservando la nuova classe è impossibile non pensare che essa sia stata cesellata appositamente per la modalità hardcore.

Con Reaper of Souls, Blizzard dà un ulteriore spunto ai giocatori per continuare a spendere decine di ore con il suo hack and slash. Aumentando il level cap di ben dieci livelli e aggiungendo la sfilza di oggetti aggiuntivi tipica di queste espansioni, la casa di World of Warcraft sembra più che mai desiderosa di tenerci avvinghiati a Diablo III il più possibile, complici nuovi scenari, nuovi nemici e soprattutto un sistema di ricompense completamente rivisitato, tale da premiare i giocatori in maniera più intelligente e ponderata, ma soprattutto più gratificante. Tale sistema, sembra in effetti appagante e aumenta sensibilmente i loot rari e leggendari ritrovabili nei dungeon. Il problema è che probabilmente ciò porterà a un sovraffollamento di oggetti rari nella controversa Casa d’Aste presente nella versione PC. Tuttavia, data la scarsa popolarità del sistema di vendita interno, tale problematica non pare al momento troppo impellente o grave.

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Le nuove introduzioni, unite alla possibilità di tornare a “expare” con i personaggi cui ci si era affezionati, costituiscono poi un piatto da non perdere per gli amanti della serie.

La novità più sensibile è certamente l’introduzione di una nuova classe, il Crociato, che ripesca in qualche modo l’amatissimo Paladino di Diablo II. Tale classe si attesta a metà tra un tanker puro e una classe di supporto, disponendo tanto di potenti capacità fisiche, quanto di cura e altri poteri utili. Il Crusader disporrà inoltre di un comodo teletrasporto per divincolarsi da folti gruppi di nemici e di colpi che infliggono danni d’area utili a far capitolare i gruppi più deboli. Classi come il Demon Hunter avevano già conquistato il cuore di molti giocatori per la loro capacità di occuparsi praticamente da soli di interi gruppi di nemici, eppure osservando la nuova classe è impossibile non pensare che essa sia stata cesellata appositamente per la modalità hardcore, disponendo di tutte le abilità per fronteggiare un gran numero di sgherri anche senza un party di supporto. Abilità passive permettono infatti di aumentare le diverse resistenze utili alla sopravvivenza, nonché di sviluppare attacchi critici molto potenti (soprattutto considerata la grande quantità di attacchi d’area di cui la classe dispone). Non mancano, poi, colpi sulla media distanza, così come potenti barriere capaci di stordire interi gruppi di non morti.

diab (6)In conclusione, Reaper of Souls pare sin d’ora un’espansione ghiotta e corposa, col ricco bonus di una nuova direzione artistica, che sembra voler tornare alle atmosfere cupe e dark che avevano caratterizzato i primi episodi della serie. Le nuove introduzioni, unite alla possibilità di tornare a “expare” con i personaggi cui ci si era affezionati nel corso delle prolungate (e multiple) run del gioco originale, costituiscono poi un piatto da non perdere per gli amanti della serie. È un’espansione dal sapore classico che, al contempo, amplia e corregge diversi aspetti del gioco originale aggiungendovi, con sorpresa, anche una trama abbastanza convincente e nuovi, affascinanti, comprimari. Tutto è più grande, più bello e più cupo, dimostrando ancora una volta come Blizzard sia sempre attenta ad accontentare e galvanizzare i suoi numerosissimi fan.