Far Cry 5: il Montana è pericoloso, selvaggio e odia gli stranieri

Questa è la prima volta che la saga di Far Cry si sposta negli Stati Uniti. Ma vi siete in realtà mai chiesti il perché?

Far Cry è sempre stato sinonimo di natura incontaminata, zone rurali o desertiche popolate da bestie feroci e da uomini ancor più feroci. Questo quinto episodio ci riporta invece nella civiltà (più o meno) e, come è anche ovvio che sia, c’è un motivo ben preciso.

“Dan Hay, director del gioco, voleva trasferire Far Cry negli Stati Uniti fin dai tempi del 3”, ha infatti spiegato Drew Holmes, sceneggiatore del titolo.

“Avevamo già molte idee su dove far proseguire la saga, ma tutti sembravano entusiasti del Montana. Si respira quest’aria di frontiera, di pericolo, di vita selvaggia. Ci sono le montagne, il grande cielo aperto e moltissimi luoghi sembrano sconosciuti persino alle persone che vivono nei paraggi”.

“Il team è poi andato lì, ha iniziato a conoscere la gente del luogo e ha scoperto che gli abitanti del Montana sono persone davvero uniche. A loro non piace affatto essere disturbati”.

“Hanno quest’aria da persone solitarie che si sposa davvero bene con il concetto di Far Cry”.

“In quel momento, ogni altra possibile ambientazione è stata cestinata. Far Cry 5 doveva essere ambientato lì, dovevamo solo pensare al cattivo perfetto che ci avrebbe poi messo i bastoni tra le ruote”.

Il gioco, vi ricordiamo, è atteso per il prossimo febbraio su PC, PS4 e Xbox One.

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