USA: I genitori di un ragazzo 17enne del Michigan si sono visti costretti a mandarlo in una clinica di disintossicazione per smettere di giocare a Fortnite.
Lo sparatutto di Epic Games è diventato un vero fenomeno mondiale, con 200 milioni di giocatori su tutte le piattaforme. Ma forse alcuni utenti esagerano.
Il caso in questione è quello di Debbie Vitany e suo figlio Carson che ha sviluppato una vera e propria dipendenza, passando oltre 12 ore al giorno a giocare a Fortnite.
Queste lunghissime maratone quotidiane non solo avevano un effetto negativo sull’andamento scolastico, ma anche sulla salute. Oltre ad addormentarsi a scuola durante le lezioni e non studiare più, Carson ha manifestato alterazione del sonno e altre problematiche di salute.
La madre ha testimoniato che è stata costretta a mandare il figlio in una clinica di riabilitazione per evitare un ulteriore peggioramento della situazione.
Sulla questione è intervenuto anche lo streamer Ninja, forse con un intervento un po’ fuori luogo.
In un tweet Ninja ha dichiarato: “Genitori terribili che non sanno come togliere la console ai propri figli“.
Fonte: Bloomberg
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