Il sito Deadline ha appena confermato come Sony sia ufficialmente al lavoro sul film di Ghost of Tsushima. A dirigere, il regista di John Wick, Chad Stahelski. Il gioco, sviluppato da Sucker Punch e pubblicato la scorsa estate, ha appena superato le 6 milioni di copie vendute dal lancio.
La trama gira intorno a Jin Sakai, samurai a difesa dell’isola di Tsushima sotto l’assedio dei mongoli. Durante il suo viaggio, Jin si ritroverà a mettere da parte l’onore per abbracciare un percorso più oscuro; cosa che finirà per farlo scontrare contro le sue stesse origini. Il film sarà prodotto da Stahelski, Alex Young e Jason Spitz. Il team di Sucker Punch, creatori del videogioco originale, fungerà da produttore esecutivo.
“Siamo felicissimi di poter portare Jin sul grande schermo“, ha raccontato Asad Qizilbash, capo di PlayStation Productions. “Amiamo lavorare con colleghi così creativi, così da poterci assicurare di portare questi adattamenti verso una nuova utenza“.
Ghost of Tsushima è attualmente l’IP originale Sony venduta più velocemente nella storia di PlayStation. È riuscito a portarsi a casa anche un premio ai The Game Awards. Vi ricordiamo come questo non sia l’unico adattamento in sviluppo presso Sony: tra i più gettonati, c’è chiaramente il film di Uncharted e la serie TV HBO di The Last of Us.
Solo ultimamente, abbiamo scoperto come l’open world orientale di Sucker Punch sia tra gli open world più amati di sempre, su PlayStation 4. Infatti, il rateo di completamento è assolutamente schizzato verso le stelle. Solo Spider-Man ha fatto meglio di lui.
Inutile dirlo, l’enorme successo del’opera potrebbe aver già portato Sony a considerare un seguito. Stando a una infinità di indizi lasciati in giro, in primis annunci di lavoro della software house stessa, pare proprio che un Ghost of Tsushima 2 sia già in lavorazione.
Come avrete potuto notare, attualmente non siamo in possesso di una data d’uscita per questo attesissimo film. Probabile, quindi che l’arrivo nei cinema non sia vicinissimo, considerata anche l’attuale condizione mondiale per la pandemia.
Fonte: Deadline