Ghostbusters: Jason Reitman non dirigerà il sequel di Afterlife. Al suo posto Gil Kenan

ghosbusters afterlife

Il prossimo film di Ghostbusters avrà un nuovo regista. L’atteso sequel di Afterlife (da noi noto come Ghostbusters Legacy) che ha rilanciato il franchise della serie sui cacciatori di fantasmi e entità paranormali più famosi al mondo, vedrà un nuovo regista al posto di Jason Reitman, figlio del compianto Ivan Reitman, regista delle due pellicole degli anni 80. L’annuncio ufficiale del sequel, fatto da Sony, risale a diversi mesi fa. Il film arriverà nelle sale a dicembre 2023.

Il testimone del sequel di Ghostbusters Afterlife, passa dunque nelle mani di Gil Kenan, che era stato sceneggiatore e produttore proprio di Afterlife. In passato Kenan aveva diretto “Monster House”, che gli era valsa una nomination agli Oscar, in seguito “City of Ember”, “Poltergeist” e lo scorso anno “A Boy Called Christmas”.

Deadline, riferisce comunque che Jason Reitman resterà comunque legato alla produzione, questa volta in veste di sceneggiatore e produttore, in pratica uno scambio di ruoli per i due registi.

Una seconda novità che apprendiamo dai media americani è che nel film sequel di Ghostbusters Afterlife, rivedremo il cast del precedente capitolo, compresi Paul Rudd e Carrie Coon.

Non si conoscono ancora i dettagli sulla trama dell’atteso sequel, ma sappiamo, come affermato dallo stesso Jason Reitman che il nome in codice del nuovo film è “FIREHOUSE”.

Ghostbusters Afterlife è il diretto sequel dei primi due film degli anni 80, e segue le vicende dei nipoti del defunto Egon Spengler, Trevor e Phoebe, che si ritroveranno a dover nuovamente fermare la venuta di Gozer il Gozeriano, e che ha visto la partecipazione anche del cast originale composta da Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson e del compianto Harold Ramis, potuto tornare grazie alla magia del digitale, in una scena tanto toccante quanto d’impatto per i fan di vecchia e nuova data del franchise.

E voi cosa ne pensate del cambio di regista? Fatecelo sapere, come sempre, nei commenti.

Fonte: Deadline