Sembra che non fossero solo battute o linee di dialogo quelle che Hideo Kojima ha affidato a Mads Mikkelsen in Death Stranding: “The whole wide world will be yours to explore. You’ll be able to go wherever you want…. even the moon” non solo un – chiaro – omaggio a 2001: Odissea nello Spazio, il film di Stanley Kubrik da sempre indicato come suo preferito di sempre. C’era molto di più dietro le parole che Cliff rivolgeva a BB (la versione Kojimiana dello space baby).
Lo si capiva anche dalla iconografia scelta per presentare KojiPro. La mascotte, #Lu, è un esploratore spaziale che indossa una tuta EVA arricchita da elementi tipici delle armature greco-romane. Indizi che sottindendevano la voglia di esplorazione che soggiaceva alla nascita di Kojima Productions. Come dimenticare poi il teaser di presentazione dell’azienda. Quei pochi secondi durante i quali #Lu o Ludens fissava la sua lancia con tanto di bandiera olografica sul suolo lunare? E in ultimo, la presentazione della nuova sede di KojiPro che Hideo Kojima stesso ha definito la sua astronave.
Anni passati a raccontare i suoi progetti come voglia di raggiungere – e far raggiungere ai videogiocatori – mondi lontani (la Luna, Giove addirittura con altro chiaro riferimento a 2001) per giungere finalmente alla confessione. Al Tribeca Film Festival, dove è stato presentato Connecting Worlds, il documentario co-prodotto da Sony e che racconta la vita di Kojima, il regista di videogiochi ha finalmente espresso il suo desiderio: “vorrei andare nello spazio. Vorrei conoscere in che condizioni si vive e poi tornare qui e fare un videogioco che si possa giocare nello spazio. Qualcuno mi mandi nello spazio” ha detto Hideo dal palco.
At the NYC premiere for the Hideo Kojima documentary Connecting Worlds, Kojima is asked by Geoff Keighley what he wants to do in the future:
— Stephen Totilo (@stephentotilo) June 17, 2023
“I want to go to outer space. I want to go to outer space and create a game you can play In space…So please someone send me up to space.” pic.twitter.com/lbFd5VsNM6
Fonte: Stephen Totilo