Intelligenza Artificiale: ecco “Arancino”, l’IA Made in Italy che emula il cervello umano

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Ha già avuto modo di trovare applicazione, ma la presentazione ufficiale è di pochi giorni fa, durante la Maker Faire di Roma (ancora in corso). Si chiama “Arancino”, esattamente come il piatto tipico della Sicilia Orientale (dal lato di Palermo, invece, si chiama Arancina). Spiega Angelo Zaia, il fondatore di SmartMe – la Start Up che ha partorito l’idea – che il nome, per assonanza, è anche un omaggio ai sistemi Arduino coi quali lui e i suoi collaboratori hanno mosso i primi passi nel mondo della programmazione. Ma che cos’è? In breve potremmo dire “un hardware che sfrutta l’intelligenza artificiale per monitorare altri dispositivi” ma ci sono altre particolarità.

“È una scheda elettronica di sviluppo composta da due parti principali:  un microprocessore montato su modulo (SoM) ed un microcontrollore.  Il microcontrollore gestisce i dati provenienti dai sensori (o inviati agli attuatori) connessi ai due arancino connector e li memorizza nella memoria condivisa. Il microprocessore preleva i dati dalla memoria condivisa e li elabora localmente o li  trasmette in remoto così la descrive il sito ufficiale

L’idea alla base, appunto, è quella di simulare il funzionamento del cervello umano tramite IA con tanto di distinzione di emisfero sinistro e destro. Il primo deputato alle funzioni di calcolo, la gestione dei dati e la pianificazione. Il secondo si occupa invece delle funzioni di “riconoscimento” di immagini, spazi e persino volti. Una memoria condivisa permette ai due emisferi di comunicare tra loro, esattamente come il ‘corpo calloso’ presente nel nostro cervello. L’architettura proprietaria Arancino.CC permette alle due parti di “prendere il controllo” l’una sull’altra a seconda delle esigenze del momento.

Spiegano i fondatori che, grazie alla sua Intelligenza Artificiale, ai numerosi sensori e al suo software, Arancino è in grado di interfacciarsi in autonomia non solo con altri sistemi suoi simili, ma anche con un numero elevato di dispositivi, purché la connettività di questi sia disponibili. In questo modo, spiega SmartMe, questa Intelligenza Artificiale è in grado di monitorare lo status dei vari sistemi cui è connesso restituendo in tempo reale una analisi con la quale individuare anomalie o malfunzionamenti.

Fonte: LetteraEmmeSmartMe