Con una mossa che potrebbe totalmente scuotere l’industria dei videogiochi, Microsoft ha annunciato l’acquisizione di ZeniMax Media, la società madre di Bethesda Softworks. Un acquisto sicuramente importante per la Software House e per il mondo Xbox! Difatti, l’azienda avrà la proprietà di enormi franchise come Fallout, Doom, Dishonored, Wolfenstein, The Elder Scrolls, Prey, Quake e altri ancora. I futuri titoli della serie saranno esclusive per le console Xbox e PC?
Alcuni degli studi di sviluppo che ora lavoreranno per Microsoft includono: Bethesda Softworks, Bethesda Game Studios, id Software, ZeniMax Online Studios, Arkane, MachineGames, Tango Gameworks, Alpha Dog e Roundhouse Studios.
Phil Spencer, il responsabile del marchio Xbox, si è espresso in un comunicato stampa. “I giochi di Bethesda hanno sempre avuto un posto speciale in Xbox e nel cuore di milioni di giocatori in tutto il mondo” sono le parole del vicepresidente esecutivo del gaming in Microsoft.
“I nostri team condividono un’intensa e storica esperienza di lavoro sinergico. Partiamo dal fantastico primo DOOM e il suo motore id Tech, i prodotti innovativi su PC, sino a quando Bethesda ci permette di pubblicare il loro primo gioco per console sulla prima Xbox: l’innovativo The Elder Scrolls III: Morrowind.
“Nel corso degli anni ho avuto molte conversazioni importanti con i leader creativi di Bethesda sul futuro dei titoli. Condividiamo prospettive simili sulle opportunità per gli sviluppatori e i loro videogiochi di raggiungere in più modi possibili il maggior numero di giocatori” ha continuato Spencer.
I futuri titoli di Bethesda saranno aggiunti al Xbox Game Pass per le console Microsoft e PC. Non sappiamo se i titoli già annunciati come Starfield o The Elder Scrolls VI giungeranno anche su altre piattaforme a questo punto.
Todd Howard , direttore di Bethesda Games, ha sottolineato l’affinità di pensiero con Phil Spencer e dei dirigenti di Xbox. Secondo il director la partnership che hanno deciso di intraprendere è la miglior scelta per il lavoro che vogliono effettuare suoi videogiochi. Per Howard i titoli devono avere la capacità di connettere i giocatori, permettere di migliorarsi e divertirsi.
Voi cosa ne pensate? Credete che questa mossa di Microsoft possa ribaltare totalmente gli interessi dell’utenza?
Fonte: vg247