Microsoft e Activision: CMA dispone altre misure preventive. No all’acquisto di azioni

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Come sappiamo, CMA ha da poche settimane apposto il suo definitivo “no” alla proposta di acquisizione fatta da Microsoft per Activision Blizzard King. Secondo l’ente anti-trust, il rischio è che Microsoft – dopo questo investimento – si trovi in una posizione di dominio assoluto in campo cloud gaming. Il mercato, sebbene ancora acerbo, potrebbe diventare il principale per la fruizione di videogame nei prossimi anni. La posizione di Microsoft – già predominante – rischierebbe di divenire inattaccabile dai competitor attuali e futuri qualora l’affare Activision andasse in porto. Queste, in sintesi, le motivazioni che hanno spinto il CMA a bocciare l’istanza.

Con un documento diffuso successivamente, CMA ha inoltre apposto ulteriori veti tra le due aziende allo scopo di evitare che il divieto di acquisizione – valido per i prossimi 10 anni, proprio per avere modo di verificare l’andamento del mercato cloud – venga aggirato in qualche modo. In altri termini, Microsoft non può acquistare azioni e partecipazioni in Activision Blizzard King e viceversa. In questo modo, spiega CMA nel documento (allegato nel link a fondo pagina) è possibile evitare che un’azienda assuma sottobanco il controllo dell’altra aggirando, di fatto, le misure imposte. Più avanti questo mese è atteso il parere dell’antitrust EU, poi della Federal Trade Commission USA.

Una decisione, quella di CMA, contro la quale Microsoft ha già promesso battaglia assumendo uno studio legale specializzato in questo genere di faccende. Il ricorso in appello, però, potrebbe essere molto più complicato del previsto e richiedere una quantità di tempo ed energie tale da rendere il discorso inappetibile. A tal proposito, per un approfondimento vi consiglio le vare live organizzate dal canale Luca Wright dove la nostra Mara ha sondato l’argomento in lungo e in largo. A questo link, l’ultima trasmessa due domeniche addietro.

Fonte: CMA