Iniziate le procedure di appello alla decisione di CMA promesse da Microsoft dopo la decisione dell’ente britannico di bloccare l’acquisizione di Activision Blizzard. Davanti al giudice Marcus Smith del Competition Appeal Tribunal, i legali delle due aziende USA sostengono che le perplessità in merito al mercato Cloud siano state sollevate da CMA troppo a ridosso della decisione finale. Proprio sulla questione Cloud si è espresso un funzionario della commissione antitrust UE che ha invece dato ragione a Microsoft. Secondo quel funzionario, gli assunti di CMA sarebbero errati.
Durante l’udienza, il legale di Activision ha dichiarato: “28 settimane su 32 sono state dedicate alla loro prima preoccupazione, sul fatto che ci sarebbe stata una condotta anticoncorrenziale nel caso in cui questa fusione fosse stata autorizzata nel mercato delle console. Le restanti quattro settimane sono state impiegate per il cloud”.
Sui problemi riscontrati dalla CMA, l’avvocato di Activision ha dichiarato: “Alla fine il lato console era a posto ma la loro decisione sul cloud era in netto contrasto con quella della Commissione Europea, quest’ultima ha una visione completamente diversa su cosa si intende per ‘mercato’ e anche sulla validità della proposta di una preclusione del cloud streaming“.
A proposito dell’approvazione UE. La commissione ha motivato la sua decisione pochi giorni dopo averla pubblicata. I vertici CMA, invece, sono stati chiamati a fornire delle spiegazioni al parlamento del Regno Unito e il Ministro delle Finanze UK, Jeremy Hunt ha criticato la Competition and Markets Authority per il no espresso all’acquisizione. In questi giorni, infine, è arrivato l’approvazione della Cina.
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Fonte: Competition Appeal Tribunal