Pokémon GO, secondo un vescovo siciliano, sarebbe una vera e propria tentazione del diavolo e, come tale, andrebbe abolita. Per vie legali, a quanto pare. Non è la prima volta che monsignor Antonio Staglianò, vescovo di Noto (Siracusa), finisce per puntare il dito contro l’ultimo di Niantic. Questa volta, però, non si è limitato alle semplici accuse.
Monsignor Staglianò, infatti, sembra seriamente intenzionato a portare l’applicazione in tribunale. “Ho chiesto a due miei amici avvocati di pensare la fattispecie della denuncia“, ha infatti detto il vescovo. “C’è in campo la sicurezza sociale degli uomini e delle donne della Terra da preservare“.
Non è la prima volta che monsignor Staglianò finisce sulla cronaca per le sue colorite – chiamiamole così – abitudini ecclesiastiche (una volta, intonò Mengoni e Bennato durante una messa) e non è neanche una novità questa sua dura crociata contro Pokémon GO, che ha più volte definito “diabolico”, “una forma di dipendenza capace di alienare migliaia di giovani” e messo alla stregua di un “sistema totalitaristico simile a quello nazista”.
Fonte: TGCOM24