Era il 1985 quando la principessa Peach fece la sua apparizione nello storico Super Mario Bros. Da allora sono stati tantissimi i titoli in cui la abbiamo vista nei panni della damigella in pericolo, più rari sono stati invece quelli che l’hanno vista come protagonista. L’ultimo, ma decisamente non per importanza, è il nuovo Princess Peach: Showtime! che arriverà su Nintendo Switch il prossimo 22 marzo e che ho provato per voi durante una presentazione che Nintendo ha recentemente tenuto a Milano.
Come di consueto, la trama è molto semplice: Peach si trova al Teatro Splendente per assistere ad uno spettacolo quando la Compagnia dei Mostri irrompe per stravolgere l’opera trasformandola in una vera e propria tragedia. La nostra beniamina dovrà quindi sconfiggerli uno ad uno passando da uno stage del teatro all’altro senza però che vi sia un ordine prestabilito.
Princess Peach: Showtime! Gameplay semplice, ma soddisfacente
Ogni stage è un livello e si differenzia dagli altri per lo scenario, i nemici, gli enigmi ambientali, le sfide proposte e per il costume indossato da Peach. L’unico aiuto fornitole, un personaggio chiamato Stella che in momenti di difficoltà darà agli utenti dei suggerimenti segnalando, per esempio, la possibilità di effettuare un doppio salto o una sequenza di balzi per arrampicarsi.
Semplice anche il gameplay. I pulsanti “A” e “B” permettono di saltare o di effettuare un doppio salto, di interagire con l’ambiente e di attaccare i nemici. I pulsanti “ZR” e “ZL” permettono a Peach, quando illuminata dai riflettori, di mettersi in posa effettuando delle coreografie. Con l’analogico di sinistra, invece, ci si muove in un ambiente dotato di un comparto grafico a 2.5 D.
Questa semplicità, che potrebbe far storcere il naso a qualcuno, in puro stile Nintendo è però affiancata da un level design di qualità più che eccellente. Nel livello dedicato ai ninja – ad esempio -, quando Peach entra nell’erba alta, si copre il volto con delle foglie. Quando si appoggia ad un muro, si nasconde attraverso una pergamena che la rende invisibile. Nello scenario del Far West, Peach può invece sfruttare un lazo per prendere oggetti o nemici e lanciarli.
Molti oggetti possono poi esser distrutti oppure nascondere dietro di sé dei collezionabili o delle stelle. In questo senso il tipo di visuale offerta si appresa bene ad ingannare gli utenti, fattore che Nintendo ha saputo sfruttare alla perfezione pur con uno stile grafico estremamente pulito.
Pensate poi che anche le stesse interazioni con gli NPC, che spesso commentano le gesta di Peach con l’ironia che caratterizza i titoli di Nintendo, possono fornire monete, vite extra e tanto altro ancora. Insomma, se da un lato completare un livello può esser semplice (cosa tutt’altro che scontata a giudicare dai commenti degli addetti stampa durante la prova di alcuni scenari), dall’altro la sfida al ritrovamento di ogni collezionabile, di tutte le stelle e di tutte le monete sarà tanto elevata quanto appagante e capace di tenere incollati allo schermo tantissimi appassionati.
Inutile dirvelo, “Princess Peach: Showtime!” mi ha piacevolmente sorpreso. Lo ammetto, mi sono recato da Nintendo con qualche pregiudizio, mi aspettavo il classico titolo da bambini, estremamente banale e poco coinvolgente. Joy-Con alla mano e tempo 5 minuti mi stavo già ricredendo impegnato com’ero a scovare ogni segreto del gioco e ad affrontare tutte le mini-sfide che mi venivano proposte. In tutto questo, non ho potuto non innamorarmi anche dello stile grafico di “Princess Peach: Showtime!”, pulito, semplice e geniale in ogni dettaglio. Peccato solo che manchi ancora un mese prima della sua uscita visto che questo titolo merita di esser giocato.