Ratchet e Clank: Rift Apart, da PS5 a PC. Il porting ci ha convinto. Recensione (PC)

Il lavoro di Nixxes ha bisogno di qualche limatura e correzione, ma il quadro generale risulta soddisfacente.

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Ratchet e Clank: Rift Apart è l’ultima delle esclusive Sony sbarcate su PC. Prima del lavoro svolto da Nixxes sul gioco Insomniac, dei giochi PS5 sbarcati su PC possiamo elencare in ordine sparso: Death Stranding, Days Gone, Horizon Zero Dawn, Marvel’s Spider-Man, God of War eccetera.

Abbiamo avuto la possibilità non solo di testarla nel segreto delle nostre stanze ma anche di giocarla con voi in live sul nostro canale Twitch.  Si tratta di una IP già nota e da noi recensita ai tempi della release (qui la recensione) ufficiale quindi, il nostro obiettivo era capire l’effettiva qualità del porting realizzato da Nixxes Software (gli stessi di Horizon Zero Dawn, Marvel Spider-man e Miles Morales). Noi Rift Apart lo abbiamo analizzato anche su PS5 alla sua uscita. Vi rimandiamo anche a quel pezzo se voleste fare un confronto.

Tocca ancora a Ratchet e Clank rimettere a posto l’universo

È ora di rimettersi in azione

Ratchet & Clank: Rift Apart è l’ultimo nella timeline della serie e vede i nostri eroi nel bel mezzo di una celebrazione in loro onore, per festeggiare il ritorno dall’ultima missione durante la quale hanno salvato per l’ennesima volta l’universo. Ma, come spesso accade, il dott. Nefarius ha deciso di rovinare la festa tentando di rubare il Dimensionatore per trovare un muitverso dove non sia mai stato sconfitto. 

Qualcosa va però storto e il Dimensionatore viene danneggiato, iniziando a creare delle anomalie spazio-temporali che causano problemi in tutta la galassia. Tocca quindi a Ratchet e a Clank rimettere a posto la situazione grazie all’aiuto di vecchi amici e facce nuove, come la Lombax Rivet. Possiamo fin da subito tranquillizzare i novizi della serie: proprio per la sua natura ad episodi indipendenti l’uno dall’altro, non è necessario aver giocato nessuno dei precedenti titoli della saga per godersi appieno le avventure di questo Ratchet & Clank. Ovvio, magari potrebbe sfuggire qualche dettaglio, ma nulla che pregiudichi in alcun modo la comprensione della storia e degli elementi dell’avventura.

Genere e commistioni

Rivet è uno dei nuovi personaggi introdotti con Rift Apart

Il gioco è un’avventura story driven  che combina sapientemente fasi platform, esplorazione delle mappe di gioco e una importante componente TPS. Come da tradizione della serie, i gadget sono davvero numerosi sia per esplorare tutti gli angoli delle mappe di gioco e un ampio arsenale di armi assolutamente fuori di testa per sconfiggere tutti i nemici che provano ad ostacolare il nostro cammino.

All’armamento è collegato un sistema di evoluzione semplice ed efficace: ad ogni nemico colpito si guadagna esperienza, permettendo di aumentare il livello dell’arma utilizzata e poter così assegnarle nuovi potenziamenti. Il sistema di progressione è tarato in modo da incentivare il giocatore ad utilizzare tutte le armi a disposizione per scoprire come cambiano all’aumentare dei potenziamenti assegnati. 

Occasionalmente, la parte platform non sempre presenta una gestione perfetta della telecamera rendendo difficoltosi alcuni dei salti ma la sezione sparatutto risulta davvero solida e soddisfacente: abbiamo trovato estremamente divertente sconfiggere le ondate di nemici ricorrendo a tutto l’arsenale a nostra disposizione combinando i diversi effetti delle armi, provando strategie differenti  come il congelare i nemici con il Brivido Freddo per poi fare una attacco diretto con l’Omnichiave e spingerli giù dalla piattaforma.

Il gioco sa offrire un interessante tasso di sfida, senza mai risultare frustrante e spinge il giocatore a sperimentare diversi stili di combattimento, senza punire troppo per gli errori commessi. Sono presenti quattro livelli di difficoltà (quello massimo disponibile solamente dopo aver finito il gioco), per consentire di tarare l’esperienza alle proprie capacità. La storia ha un ottimo ritmo con alcuni colpi di scena interessanti, scene d’azione spettacolari e siparietti comici che sono sempre in grado di strappare un sorriso nel giocatore. 

La nostra configurazione

Dal punto di vista tecnico, abbiamo provato il titolo di Insomniac Games installato su un SSD Samsung 980 da 1 TB, all’interno di un PC dotato di un processore Intel i5 12600K, 32 GB di ram, una scheda video NVIDIA 3060Ti ed un monitor con risoluzione massima di 2560×1440. Per quanto riguarda il comparto grafico, le opzioni per adattare l’esperienza in base al proprio computer sono molte: Nixxes Software ha inserito cinque profili standard (in ordine dal più basso al più alto: base, min, med, max e super), ma offre la possibilità ai giocatori di impostare singolarmente tutte le voci per decidere quali effetti mantenere e a cosa rinunciare, per avere un’esperienza soddisfacente sulla base dell’hardware a propria disposizione.

Le prestazione: ecco come gira su PC

Sul PC sopra descritto siamo riusciti a giocare quasi sempre a 60 fps medi (con picchi fino a 70-80 fps) con una risoluzione piena di 2560X1440 con tutti gli effetti al massimo, compreso il ray tracing, a patto di attivare il DLSS (per le schede video che non supportano tale tecnologia NVIDIA, segnaliamo che sono disponibili anche l’IGTI-Insomniac Games Temporale Injection, l’AMD FSR 2.1 e Xess di Intel). 

Da notare che il numero di fps non è stato sempre stabile durante la nostra prova ma abbiamo registrato dei cali fino a circa 40 fps nelle scene più concitate e in alcuni cambi di ambientazione, conseguenti ai salti dimensionali. Disattivando il DLSS abbiamo ottenuto ovviamente risultati inferiori, raggiungendo una media attorno ai 40 fps con il Ray Tracing attivo e di 50-60 fps disattivandolo, rimanendo però tendenzialmente sempre sopra i 30 fps.

Riducendo la risoluzione a 1920×1080, mantenendo sempre le altre impostazioni al massimo, abbiamo ottenuto una media di circa 60 fps con il RT attivo, mentre disattivandolo abbiamo raggiunto una media compresa tra i 75 e gli 80 fps. Dopo avervi riportato i risultati di alcuni dei test che abbiamo fatto, possiamo confermarvi che il gioco presenta un motore grafico scalabile, con numerose (forse troppe) opzioni per personalizzare l’esperienza di gioco.

Ma Ratchet and Clank: Rift Apart, è più bello su PC o su PS5?

Da un punto di vista stilistico, il gioco si presenta ottimamente anche in questa versione PC: livelli di gioco estremamente vari e ricchi di dettagli, si accompagnano a dei protagonisti molto espressivi, con dei modelli molto curati (bellissimo l’effetto della pelliccia che ricopre il protagonista Ratchet) e delle animazioni sempre convincenti.

Ci è piaciuto moltissimo esplorare tutti i livelli di gioco alla ricerca dei vari segreti nascosti dai programmatori. Notevole anche il comparto sonoro, con un ottimo doppiaggio in italiano e una colonna sonora che ben accompagna i vari momenti di gioco.

La longevità del titolo si assesta attorno alle 15 ore, se ci si concentra solo sulla trama principale, ma può superare abbondantemente le 20 ore qualora si decida di affrontare le missioni secondarie, sviluppare al massimo tutte le armi e trovare tutti i cristalli di raritanium, i bulloni d’oro e gli altri elementi collezionabili sapientemente posizionati nelle mappe di gioco. A fine gioco si sblocca una modalità Sfida, una sorta di “New game +”, nella quale poter affrontare nuovamente l’avventura con tutte le armi già sbloccate nella precedente partita.

In conclusione:

Per concludere possiamo affermare che la conversione di Ratchet & Clank: Rift Apart risulta essere sufficientemente solida, al netto di qualche bug che siamo sicuri sarà corretto nel corso delle prossime settimane (già mentre stiamo scrivendo questo testo, è stata rilasciata una patch correttiva di diversi bug, miglioramenti alla stabilità e all’ottimizzazione delle prestazioni). Nel corso della nostra run, abbiamo riscontrato 5-6 volte bug tali da far crashare il gioco o bloccarlo completamente, obbligandoci a forzarne l’arresto.

Qualora il file di salvataggio si dovesse corrompere e non sia possibile proseguire l’avventura (cosa capitata a noi verso la fine del gioco), gli sviluppatori hanno previsto un sistema di salvataggi backup, grazie al quale è possibile ripristinare la partita in un punto precedente senza troppa difficoltà. Tali bug non pregiudicano assolutamente l’esperienza di gioco, che risulta fresca e divertente. Presente anche il pieno supporto, tra gli altri pad, al DualSense e alla maggior parte delle sue funzioni, come, ad esempio, il feedback aptico e i grilletti adattivi. 

RASSEGNA PANORAMICA
Voto
8.5
ratchet-e-clank-rift-apart-da-ps5-a-pc-il-porting-ci-ha-convinto-recensione-pcAl netto dei dubbi espressi da alcuni giocatori, Ratchet and Clank: Rift Apart si presenta su PC in grande spolvero. Ai punti di forza puramente ludici (già noti dal momento dell'uscita originale), Nixxes affianca un buon lavoro di ottimizzazione. Avremmo preferito però un maggior numero di preset così da tenere conto della molteplicità delle configurazioni hardware in circolazione. Il supporto al DualSense anche da PC è un ottimo modo per invogliare quei videogiocatori che, pur non possedendo PS5, vogliono provare alcune delle caratteristiche del Pad di casa Sony.