Redfall: il progetto più ambizioso di Arkane. “Vogliamo qualcosa col nostro DNA” dice il production designer

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Arriverà il 2 maggio 2023. Redfall, ultima fatica di Arkane Studios, è tornata a mostrarsi nel corso dell’annuale IGN Fan Fest, la manifestazione organizzata dal portale statunitense e pieno di novità e anteprime esclusive. Oltre a Redfall, nel corso delle ultime ore, sia Neowiz che Bloober Team hanno approfittato dell’opportunità per rivelare o confermare i periodi di uscita rispettivamente di Layers of Fear e Lies of P.

A parlare di alcuni dettagli su Redfall ci ha pensato Ben Horne, productions designer. Nonostante gli ovvi paragoni con Left 4 Dead (entrambi shooter cooperativi, da un lato contro zombie, dall’altro contro vampiri), Horne specifica di sentire il suo Redfall molto più vicino ai Far Cry di Ubisoft per via della natura open world. Volevamo realizzare qualcosa che avesse il DNA di Arkane, costruito nel corso dei giochi precedenti come Dishonored, Dishonored 2, Prey o il più recente Deathloop. Immaginateli come in un diagramma di Venn. Ci sono punti chiave sui quali convergono tutti. Ci piace fare giochi che abbiano una storia ricca e coerente e ambienti e meccaniche che i videogiocatori possono sfruttare a loro vantaggio anche in modo sorprendente”.

“Per Prey ci siamo concentrati sulla fisica. Per Dishonored ci siamo focalizzati sulle meccaniche stealth. Per Redfall abbiamo voluto concentrrarci sul worldbuilding. Vogliamo una esperienza narrativa” prosegue Horne. Ancora lui afferma che il team abbia messo particolare cura nella scelta delle armi. Alcune saranno parecchio familiari a chiunque abbia un po’ di dimestichezza coi videogiochi: pistole, fucili a pompa e i vari must-have. Accanto a esse anche alcune più specifiche per lo scenario nel quale verremo immersi: lanciafiamme e pistole ai raggi UV ci potranno tirare fuori da parecchie situazioni scomode con i vampiri.

Nel corso della stessa intervista, Horne afferma che Redfall sia, al momento, il progetto più ambizioso a cui Arkane Studios abbia mai lavorato. “Mai pensato a una versione non open world” dice ancora Horne che afferma anche che Arkane abbia posto cura sia all’aspetto single che multiplayer in egual misura.

Fonte: IGN