STALKER 2: Heart of Chornobyl non ce la fa per il 2023, come annunciato precedentemente da GSC Game World. GSC ha infatti confermato che il gioco uscirà nel Q1 del 2024, confermando però di aver spremuto ogni briciola di Xbox Series X e Xbox Series S. La conferma giunge direttamente dalla software house ucraina con un comunicato stampa.
Esattamente come la prima trilogia, STALKER 2: Heart of Chornobyl è un FPS immersive sim di stampo post-apocalittico ambientato nella Zona di alienazione di Chornobyl. I giocatori dovranno affrontare non solo gli altri Stalker e militari che girovagano nella Zona in cerca di fortune, ma anche temibili mutanti nati dalle radiazioni. Tra essi, un animale felino preso a piene mani da un nemico, poi scartato, di Shadow of Chernobyl.
STALKER 2: Heart of Chornobyl sarà un titolo molto avanzato tecnologicamente. Mosso da Unreal Engine 5, l’ultima fatica di GSC Game World mette in mostra un mondo dettagliato e credibile, dove il giocatore dovrà convivere con elementi survival quali cibo, avvelenamento da radiazioni e dissanguamento. Ad arricchire il tutto troveremo un motore fisico di assoluto livello e una IA che promette di essere sensazionale. Essa, denominata A-Life 2.0, è un’evoluzione della già notevole IA usata nella prima trilogia.
A-Life 2.0 saprà gestire molteplici nemici indipendentemente dalla presenza del giocatore e il suo raggio di funzionamento si estenderà per centinaia di metri. Non sarà raro, in teoria, vedere più nemici combattere tra loro e coordinarsi al meglio. Non stiamo viaggiando con la testa per creare hype, stiamo semplicemente descrivendo cose viste in Shadow of Chernobyl. Chi ha giocato quel cult, sa di cosa stiamo parlando.
La vera particolarità di STALKER, però, era dettata dal fatto che non erano solo gli esseri viventi a volerci al camposanto, ma anche la stessa Zona, bramosa di diventare la tomba di ogni Stalker inesperto. No, non parliamo di, con tutto il rispetto, banali radiazioni, facilmente evitabili grazie al nostro contatore Geiger, ai vari avvisi e un po’ di buon senso (banalmente, state lontano dalle superfici metalliche).
Parliamo delle anomalie, fenomeni inspiegabili originatosi dopo la catastrofe del 1986 e capaci di piegare ogni legge della fisica. Esse sono presenti in varia natura e capaci di ridurre a brandelli qualsiasi essere vivente, folgorarlo o incenerirlo. È qui che entreranno in gioco le viti, capaci di svelare queste anomalie. Tali calamità naturali, però, sono tanto rischiose quanto renumerative. In prossimità di esse potremo infatti trovare gli Artefatti, oggetti di natura misteriosa capaci non solo di farci guadagnare un bel gruzzoletto, ma anche di applicare bonus e malus di stato. Il rischio viene ripagato, insomma.
Il gioco, ricordiamo, era inizialmente previsto per il 2022. Con lo scoppio del conflitto in Ucraina, però, è inevitabilmente slittato ogni programma di GSC, con il team che ha chiaramente posto la vita dei propri dipendenti davanti ad ogni cosa. La stessa software house ha raccontato tutto prima con un documentario, poi successivamente con un Tweet datato 30 dicembre 2022 e, infine, un’intervista concessa da Maria Grygorovich, Lead Producer del gioco che ha raccontato gli orrori di sviluppare un videogioco durante la guerra. Come se non bastasse, il team è stato colpito da un attacco hacker con conseguente leak di materiale sensibile, tra cui l’intera trama di gioco. Questo però non sembra averli distratti dall’obiettivo di confezionare quello che, secondo loro, è un prodotto nazionale.
Fonte: Gamescom 2023