Dalla padella alla brace. Mytona e Fntastic potrebbero aver scansato i procedimenti legali che la misteriosa azienda asiatica già depositaria del nome The Day Before minacciava, e starebbero per incorrere in altri volatili per diabetici. Secondo quanto riportato pochi giorni fa da Well Played, le due aziende – publisher e developer – avrebbero deciso di procedere a un rebranding e ribattezzare il gioco come DayWorld (questa almeno la versione fornita da GamesRadar).
Questo risolverebbe certamente l’aspra diatriba legale che starebbe frenando la pubblicazione del gioco (ufficialmente fissato a questo novembre) ma, al tempo stesso, apre le porte a un possibile nuovo contenzioso. Il nome DayWorld, infatti, esattamente come The Day Before, pare essere già stato registrato.
Sebbene nel caso del MMO Mytona e Fntastic – che firmano il documento come una societò unica – si faccia chiaramente riferimento a un video game, il nome DayWorld è stato già utilizzato dallo scrittore Philip José Farmer per una trilogia di romanzi pubblicati da Penguin (o meglio, una delle sussidiarie) tra gli anni ’80 e i primi del ’90. I tre libri sono stati pubblicati in Italia nella collana Urania: Il Sistema Dayworld, Il ribelle di Dayworld e La Caduta di Dayworld. I tre libri appartengono al genere fantascientifico e raccontano di una distopia dove è permesso vivere un solo giorno alla settimana. Nulla in comune con il videogioco.
Well Played, primo portale a riportare il caso, afferma di non esser stato in grado di reperire informazioni circa un marchio depositato a nome Dayworld. Questo, però, dice GamesRadar, potrebbe non essere sufficiente a far dormire sonni tranquilli a Fntastic. Improbabile infatti che Penguin non agisca per tutelare l’opera pubblicata da una delle sue case editrici nel tentativo di evitare confusione tra i libri di Farmer e il gioco atteso su PC e console.
Durante i primi mesi del 2023, lo sviluppatore ha assicurato che The Day Before.. pardon, Dayworld non avrebbe più subito rinvii. “Basta scherzi” disse su Discord.