The Flash: flop al botteghino ma Warner Bros vuole venderlo anche come NFT

A un mese dal debutto nelle sale ha incassato 260 milioni di dollari in tutto il mondo a fronte di un budget stimato in 200 milioni.

ezra miller the flash warner bros

Potrebbe essere un tonfo sonorissimo per Warner Bros Discovery. The Flash, il film con Ezra Miller con il difficilissimo compito di resettare il DC Universe e, allo stesso tempo, congedare l’attore protagonista (senza cacciarlo definitivamente), è in sala dal 16 giugno. A un mese dal debutto è possibile tirare qualche somma. Grazie al solito aggregatore Mojo Box Office sappiamo che, in tutto il mondo, The Flash ha incassato appena 263 milioni di dollari in tutto il mondo. Considerato che si stima ne sia costati 200 di milioni possiamo definirlo decisamente un flop al botteghino.

Sono poche le sale che hanno il film ancora in cartellone e per Warner Bros è ora di pensare alla distribuzione per l’home video e, forse, un passaggio premium sulle sue piattaforme streaming. Accanto ai classici metodi di distribuzione dai quali David Zaslav spera di recuperare qualche spicciolo, ecco che arriva un’idea molto particolare di WB Discovery: quella di distribuire anche delle versioni NFT del cine-comic.

Che si intende per distribuzione come NFT? Tra i primi a spiegarlo c’è IGN che precisa come i token in questione verranno distribuiti dalla block-chain Eluvio a partire dal 18 luglio (martedì). Quali sarebbero i vantaggi di possedere il lungometraggio come NFT? Oltre alla visione in 4K (oramai la norma) sarà possibile – dice Warner Bros in un comunicato stampa parecchio generico – accedere a delle esperienze Web 3.0 tra cui l’accesso esclusivo a una esperienza AR ‘nascosta’ che permetterà di interagire col film in modo inedito e di ottenere alcuni oggetti digitali collezionabili unici sia NFT che come artwork selezionati randomicamente.

Su Twitter la discussione è già in corso ed è accesissima.

VIAIGN
FONTEWarner Bros