Era in lacrime, commosso dal tanto affetto che il pubblico – in piedi da 6 minuti – stava esprimendo battendo le mani. Brendan Fraser torna sul grande schermo con The Whale. Proiettato alla 79esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, dove è in corsa per il Leone d’Oro, The Whale è un film diretto da Darren Aronofsky e ispirato dalla pièce teatrale omonima scritta da Samuel D.Hunter.
Mentre la manifestazione nel capoluogo veneto è ancora in corso, giungono immagini che scaldano il cuore. La proiezione di The Whale è appena terminata. Il pubblico, commosso dal film comincia ad applaudire. Passano alcuni secondi, il battito di mani non accenna a diminuire e, anzi, si intensifica. Qualcuno si alza in piedi. Sono trascorsi già due minuti. Poi tre. Poi quattro. Brendan Fraser è incredulo e commosso anch’esso. Non può non ringraziare per il calore che gli viene riservato. L’attore si alza dalla poltroncina. Si guarda intorno smarrito e poi, con un gesto della mano, comincia a salutare e ringraziare. Gli occhi sono lucidi, il cuore probabilmente un rullante in petto. Fa un piccolo inchino. La platea è andata avanti ad applaudirlo, in piedi, per 360 secondi. A lui, il ricordo rimarrà per sempre.
Il film rappresenta, a tutti gli effetti, un riscatto per Fraser. Pur non essendo sparito dalle scene (ha partecipato, nel 2021 a No Sudden Move di Steven Sorderbergh, proiettato al Tribeca Film Festival e distribuito solo su HBO Max), l’attore è stato lontano dal cinema che conta per parecchio tempo. Era prevista una sua partecipazione anche a Batgirl. Il film del DC Extended Universe, però, non verrà mai proiettato se non per gli attori e la crew a un evento privato organizzato da Warner Bros.
Brendan fraser è famoso, soprattutto ma non solo, per il personaggio di Rick O’Connell nella trilogia de La Mummia. La sua carriera cominciò a decollare davvero nel 1992 con Scuola D’Onore dove ha recitato al fianco di Ben Affleck, Matt Damon e Chris O’Donnell.
In The Whale, Fraser interpreta Charlie, un professore d’Inglese, in crisi a causa della morte dell’uomo che amava. Il dolore per la perdita, Charlie lo sfoga nel cibo arrivando così a pesare 300Kg. Il cuore, a pezzi per la scomparsa della persona amata e messo alla prova dall’aumento imponente di peso, inizia a dare segni di cedimento. Charlie si convince non possa più rimandare il tentativo di ri-avvicinarsi alla figlia, Ellie.
Dice Aronofsky: “Sono tempi duri ora sul pianeta terra e a questo punto della mia vita voglio fare solo due cose: portare attenzione e amore nei confronti della madre terra e ricordarci come cittadini di mostrare la nostra umanità. Quello che amo della scrittura di Sam [Samuel D. Hunter, autore del pezzo teatrale, nda] è che i suoi personaggi sono reali: non supereroi, non sempre buoni non sempre cattivi ma fatti di sfumature. La sua scrittura ci ricorda della nostra umanità e della necessità di connetterci con gli altri.”
A proposito della Mostra del Cinema di Venezia. Nel corso della manifestazione, il ministro Dario Franceschini ha presentato l’iniziativa Cinema in Festa. Per il mese di settembre sarà possibile andare in sala pagando solo 3.50€. Sono già 2000 i cinema aderenti.
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