The Witcher 4 sta per tornare con una nuova saga su next-gen, come ben sappiamo. CD Projekt ha infatti annunciato il progetto diversi giorni fa, affermando che il motore scelto per l’occasione sarebbe stato Unreal Engine 5 e non più il RED Engine usato dalla software house per The Witcher 3 e Cyberpunk 2077. Jason Lama, Director del gioco, ci ha spiegato il perché di tale scelta.
Secondo Lama, il motivo principale per cui è stato scelto il motore grafico di Epic risiede nel grande lavoro di ottimizzazione da parte di quest’ultima, la quale affina costantemente il proprio motore grafico e lo rende versatile anche nello sviluppo di titoli complessi come un open world.
Dopotutto, come afferma lo stesso Lama, i titoli open world sono anche quelli dove c’è il rischio che qualcosa possa andare storto. In un open world, i giocatori hanno -almeno teoricamente- totale libertà di movimento e gestione degli eventi. Questo richiede uno sforzo maggiore da parte del team per evitare bug più o meno invadenti, e i titoli menzionati prima lo dimostrano chiaramente.
“I giocatori possono andare dove vogliono in un titolo open world”, spiega Lama. “Essi possono gestire i contenuti nell’ordine desiderato. Per permettere ciò, devi disporre di un ambiente di gioco davvero stabile in cui puoi permetterti di apportare modifiche in maniera sicura e senza rischiare di rompere 1.600 cose nel processo”.
Un’affermazione con cui concorda anche il VFX e Lighting Art Director di CD Projekt, Jakub Knapik. Knapik ha infatti descritto Unreal Engine come una “cassetta degli attrezzi” dove è presente tutto l’occorrente che serve per sperimentare e sviluppare giochi sempre nuovi. Lo stesso utilizzo da parte di diversi team, tra cui ricordiamo anche Crystal Dynamics con il nuovo Tomb Raider, è sintomo che questo motore grafico sia capace di agevolare non poco lo sviluppo.
Fonte: Gaming Bolt