Una partenza davvero col botto quella di Threads. Il nuovo social di Mark Zuckerberg basato su Instagram che si propone come alternativa a Twitter su piano internazionale. Il social ha raccolto qualcosa come 10 milioni di utenti in poche ore. Al netto di alcune problematiche – non è possibile eliminare il proprio account Threads senza perdere anche il profilo Instagram – sembra che il social stia riscuotendo un certo successo.
A Elon Musk non sembra sia piaciuta la novità, comprensibilmente. Il patron di Tesla e proprietario di Twitter da diversi mesi ha espresso il proprio disappunto già mesi addietro affermando di non essere d’accordo nel vedere Zuckerberg stringere tra le mani un altro luogo di connessione virtuale oltre ai già parecchio diffusi Facebook, Instagram e WhatsApp.
In una lettera firmata dal suo avvocato, Musk accusa Zuckerberg e Threads di aver sottratto segreti industriali di Twitter attraverso pratiche scorrette come l’assunzione di ex dipendenti (chissà se qualcuno di quelli mandati a casa proprio da Musk). Una appropriazione di segreti che Alex Spiro – rappresentante legale di Musk – definisce “sistematica, volontaria e illegale”.
La lettera inoltrata a Zuckerberg si conclude con un Cease and Desist che, se disatteso, potrebbe peortare i due imprenditori digitali a scontrarsi davanti a un tribunale reale. Certo, al momento la lettera è poco più che una minaccia. Per far valere le proprie ragioni, Musk dovrebbe dimostrare che Threads utilizzi codice sorgente di programmazione effettivamente sottratto a Twitter senza averne diritti. I due, fra l’altro, hanno già in mente di risolverla ‘alla vecchia maniera’ o a mani in faccia se preferite.
Competition is fine, cheating is not
— Elon Musk (@elonmusk) July 6, 2023
“La competizione va bene. Barare no” afferma Musk dal suo profilo Twitter.