Twitter: dopo Elon Musk, il prossimo CEO potrebbe essere Mr. Beast che vuole renderlo un social per creators

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Il famigerato sondaggio di Elon Musk, col quale il CEO chiedeva all’utenza di Twitter se dovesse fare un passo indietro rispetto alla posizione di CEO, ha dato un risultato inequivocabile. Quasi il 60% dell’utenza vuole che Musk lasci la guida del social a qualcun altro. L’imprenditore sudafricano ha accettato tale risultato e ha affermato che avrebbe affidato il ruolo di Amministratore Delegato a chi fosse disposto a farlo.

Tantissime le “candidature” per la succulenta posizione di lavoro. Tra le tante giunte non può non essere citata quella di Mr. Beast. Lo YouTuber, che ha da poco raggiunto un record superando il collega PewDiePie per numero di iscritti, ha raccontato proprio attraverso Twitter di avere già in mente un piano nel caso fosse lui il prossimo CEO della piattaforma.

L’idea, in realtà, è molto semplice. Musk, tra le altre cose, è stato contestato per avere espresso la sua intenzione di scoraggiare link e riferimenti ad altri social nei cinguettii, nelle bio eccetera. In altri termini, Musk – almeno a giudicare dalle sue affermazioni – avrebbe voluto evitare che i profili presenti su Twitter si trasformassero in meri account con la funzione di vetrina per i contenuti prodotti su altre piattaforme o che divenissero veri e propri profili spam. Se questa era l’idea, il paventato metodo di applicazione (ban o shadowban per chi condividesse troppi link a piattaforme esterne con in cima Mastodon, Facebook, YouTube, Instagram e Twitch) non aveva riscosso alcun successo.

Mr. Beast, da parte sua, ha affermato che vorrebbe invece trasformare Twitter in un luogo dove i contenuti possano essere caricati direttamente dagli utenti. In parole povere, rendere il social più agevole da utilizzare per i content creators con riferimento particolare ai video. A tal proposito, al momento esiste un limite al minutaggio dei video che possono essere caricati nei tweet. Limite che può essere aggirato soltanto pagando l’iscrizione al programma ‘blue’ ma che a poco vale se si tratta di un contenuto particolarmente lungo. Per quelli, la soluzione migliore rimane ancora caricare una breve anteprima corredata di link alla piattaforma hosting di riferimento (come YouTube o Daily Motion).

Beast ne ha parlato su Twitter, dicevamo. Di seguito il post originale che completiamo con una nostra traduzione. “Il mio primo punto in agenda sarebbe quello di rendere Twitter un luogo dove i creator vogliano caricare i propri video direttamente, senza necessità di inserire link ad altre piattaforme”.

Al momento, il social fronteggia un problema ben più serio. Pare che un hacker sia stato in grado di mettere le mani sui dati di 400 milioni di profili. Un messaggio postato su un forum lascia intendere che l’hacker sia intenzionato a ricattare la piattaforma estorcendo denaro. Una cifra minore rispetto alla eventuale multa che verrebbe comminata dagli organi regolatori. Questa, almeno, l’idea del malintenzionato.

Fonte: Mr. Beast