Ubisoft e realtà virtuale: sì ma con riserva

“Ubisoft inizierà a supportare le periferiche per la realtà virtuale come Oculus Rift e Project Morpheus solamente quando la loro base installata avrà superato il milione di pezzi. Una cifra che ritengo essere più che sufficiente per invogliare le grandi software house come quella che rappresento a sviluppare videogiochi che sfrutteranno questa tecnologia. Personalmente sono convinto che, dato il grandissimo interesse che ruota attorno a questi accessori, Ubisoft si metterà molto presto al lavoro su di un nuovo videogame che richieda l’uso di questo tipo di periferiche.”. Lionel Raynaud di Ubisoft.
Nulla di nuovo sotto il sole quindi, come spesso accade, le software house più importanti inizieranno a sviluppare titoli “Tripla A” per Oculus Rift e per Project Morpheus solamente quando avranno la certezza di poterne vendere milioni di copie.

Ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che quell’obiettivo venga raggiunto. Al momento i devkit di Oculus Rift in circolazione è stimato essere a circa 60mila unità, ma si tratta appunto ancora di un devkit, il visore infatti non è ancora in vendita.

Di contro l’arrivo di Project Morpheus potrebbe dare un’impennata ai numeri, soprattutto il prezzo dovesse mantenersi basso. Quale sarà l’anno della realtà virtuale? Personalmente scommetto sul 2015. L’arrivo di DirectX12, l’incremento della prestazioni dei PC, la disponibilità di display LCD con una maggiore densità di pixel permetterà di portare agli utenti un primo assaggio di VR. Ma saranno determinanti gli anni successivi e soprattutto l’evoluzione della tecnologia su PC, dove non ci saranno vincoli in termini di hardware e prestazioni. In ambito console le prestazioni di PS4 e Xbox One non permetteranno alla VR di esprimersi al meglio, probabilmente bisognerà attendere la successiva generazione di console.