Uno Youtuber russo rischia la prigione per aver giocato Pokémon Go in chiesa

pikachu piange

Tutto inizia lo scorso anno, quando Ruslan Sokolovski, di professione Youtuber, realizza un vlog in cui critica apertamente la legge russa contro la blasfemia, spiegando che giocare Pokémon Go in chiesa potrebbe portare ad una multa fino a mezzo milione di rubli (al cambio circa 8mila Euro) o ad una condanna fino a 3 anni di prigione. Il carcere in realtà era visto più come un deterrente e infatti a questo estremo si era arrivati solo una volta, prima dell’episodio che ha avuto per protagonista Sokolovski.

Ma vediamo come sono andate le cose: lo Youtuber si è diretto alla Cattedrale sul Sangue a Ekaterinburg, dove a quanto pare si trova una Palestra di Pokémon Go (che il capopalestra sia Mosconi?). E qui ha realizzato un video ironico, con tanto di battuta su Gesù. Che il Raffo sicuramente avrebbe approvato!

Ma la cosa non è andata giù alla “Santa Inquisizione russa” e così Sokolovski è stato arrestato con l’accusa di fomentare odio verso la religione. Successivamente rilasciato è poi finito ai domiciliari. La cosa non dovrebbe destare troppa sorpresa e diciamocelo pure, un po’ se l’è andata a cercare… Fatto sta che l’accusa ora chiede che non si applichino sanzioni pecuniarie, ma che gli venga inflitta una pena esemplare di 3 anni e mezzo di prigione. Il povero Youtuber, incredulo, definisce la vicenda una “discesa all’inferno”, giusto per restare in tema di metafore religiose.

In una vicenda che è surreale il video “blasfemo” di Sokolovski ci sembra giusto un piccolo antipasto di quel che il malcapitato avrà pensato o detto, dopo essere stato incarcerato!

La speranza a questo punto è che la prigione abbia almeno a tiro un paio di Pokéstop.

https://www.youtube.com/watch?v=PfMn1yahGYk