USA: Dopo le sparatorie nelle scuole di Parkland in Florida e Newtown in Connecticut, è stata proposta una tassa sui videogiochi violenti.
La proposta bollata come ‘House Bill 109‘ è arrivata dal rappresentante di stato della Pennsylvania, il repubblicano Chris Quinn.
Quinn propone una tassa del 10% sui videogiochi violenti i cui proventi serviranno per incrementare la sicurezza nelle scuole.
Il politico ha così giustificato questa tassa: “Uno dei fattori che potrebbero contribuire alla crescita e l’intensità della violenza nelle scuole è il materiale con cui i bambini vengono a contatto nei videogiochi“.
Non è mancata la replica dell’Entertainment Software Association (ESA) che con un comunicato ha dichiarato quanto segue.
“Numerose autorità, inclusi scienziati, medici professionisti, agenzie governative e la Corte Suprema degli Stati Uniti hanno riscontrato che i videogiochi non sono causa della violenza. Incoraggiamo i legislatori della Pennsylvania di lavorare con noi sulla consapevolezza dei controlli parentali e il sistema di rating ESRB nei videogiochi, che sono efficaci strumenti per i genitori in grado di mantenere il controllo sui titoli giocati“.
Fonte: Gamespot