Per la metà di loro è uno strumento per sentirsi meno soli, per 6 su 10 aiuta a combattere ansia e preoccupazioni. Il potere dei videogiochi al centro della ricerca condotta da ESA (Entertainment Software Association) in collaborazione con enti analoghi sparsi in tutto il globo. Tra questi rientra Video Game Europe, di cui fa parte la nostrana IIDEA che ha condiviso con noi i risultati relativi al nostro paese. Anche Agenzia ANSA ha parlato del progetto The Power of Play.
La ricerca, condotta in 12 nazioni ha coinvolto circa 13.000 videogiocatori. Per il nostro paese sono stati in 1000 a rispondere alle domande poste dagli enti. Gli altri paesi coinvolti: Australia, Brasile, Canada, Corea Del Sud, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Polonia, Spagna e Stati Uniti.
Per tre persone su 4 (il 75% del campione) i videogiochi rappresentano un importante punto di contatto tra utenti con abilità diverse grazie alla loro potenzialità di creare esperienze accessibili a tutti. Ancora di più (785) coloro che li indicano come strumento di comunicazione in senso più ampio. Il 70% delle persone poi afferma siano un ottimo modo per stimolare la mente e quasi altrettanti – come da titolo – affermano siano un ottimo metodo per combattere lo stress (lo dice il 69% dei rispondenti). Quasi la metà poi (il 45%) dice di sentire meno la solitudine grazie a essi, e ancora di più (il 58%) dicono di non sentire l’ansia.
In Italia, nel 2022, il mercato è cresciuto e rappresenta un giro d’affari da 2 miliardi di Euro.