C’era una volta Morrowind
Era il maggio del 2002 quando il terzo capitolo della già nota saga videoludica di The Elder Scrolls si affacciava a una finestra ancora socchiusa, presentando con Morrowind un open world eccezionalmente vasto per quell’epoca, tanto da spaventare una certa fetta di giocatori per le tante, addirittura troppe possibilità che tale mondo aveva da offrire. Eppure, con pazienza e dedizione, e ovviamente molti bug, come Bethesda ormai ci ha abituato, TES III riuscì a ricavarsi il suo spazio nel mondo videoludico, divenendo ben presto uno dei capitoli più amati della serie e uno tra gli open RPG più rinomati di sempre.
Oggi, a ben 15 anni di distanza, Bethesda e ZeniMax tornano a mostrarci quella apparentemente desolata regione di Tamriel con la prima espansione dedicata al MMORPG The Elder Scrolls Online. Un gioco che dal suo lancio ha subito molte critiche da una larga fetta di sfegatati fan della versione offline della saga, ma che ormai gode di un buono zoccolo duro di utenza, distribuito abbastanza equamente tra PC, Xbox One e PlayStation 4, le tre piattaforme che ospitano il titolo massivo.