Paradise Lost: il gioco next-gen in cui la Guerra Mondiale non è mai finita

Paradise Lost
Banner Telegram Gametimers 2

Seppur lentamente, iniziano finalmente a filtrare notizie sui primi giochi che potremo trovare sulle console di nuova generazione. L’ultimo di essi, in ordine cronologico di annuncio dopo i vari Senua’s Saga: Hellblade 2, Scorn, Godfall e (purtroppo) pochi altri, è Paradise Lost. Di cui, tra l’altro, è stato mostrato un primo trailer e una piccola galleria di immagini.

Opera del team polacco Polyamorous, e confermato in uscita sia per PC che per XBox Series X e PlayStation 5, sembra essere già estremamente promettente, sia come trama che come qualità generale. L’Unreal Engine 4 è sempre una garanzia in tal senso.

Benché il trailer in questione non sia particolarmente lungo (parliamo di circa 90 secondi) ci permette comunque di conoscere ambientazione e basi dalla trama, accattivante soprattutto per gli appassionati di storie distopiche.

Nel video, ambientato in una zona desolata non meglio definita e in pieno inverno, una voce proveniente probabilmente da una radio ci fa capire come la seconda guerra mondiale non sia mai del tutto finita ufficialmente. I nazisti infatti non solo non sono stati sconfitti dagli eserciti alleati ma avrebbero mantenuto il controllo della Polonia per venti anni dopo averla occupata nel 1939 insieme alla Armata Rossa.

All’improvviso però, per motivi a noi ancora oscuri, i vertici del Terzo Reich decidono di utilizzare armi nucleari, sviluppate nel frattempo, sia direttamente sul loro stesso territorio che sulla Polonia (non ci è dato sapere il destino del resto del continente).

Ed è proprio in una Polonia devastata dalle esplosioni atomiche che un ragazzino dodicenne, il nostro alter ego virtuale, dovrà cercare di sopravvivere in un contesto estremamente drammatico.

In termini di gameplay, pur avendo in effetti ancora pochissime informazioni, è stato confermato che le scelte del giocatore influenzeranno direttamente non solo gli npc con i quali ci interfacceremo ma anche l’ambiente stesso che ci circonda.

Infine gli sviluppatori hanno poi sottolineato la presenza di un enorme bunker sotterraneo da esplorare e, tanto per rendere ulteriormente misterioso l’intero progetto, un punto molto importante sarà il continuo contrasto tra culture slave e occidentali (vengono ad esempio citati riferimenti alla cultura pagana delle popolazioni slave e alla letteratura classica britannica).

In definitiva, Paradise Lost è un progetto di cui si sa ancora poco ma sicuramente ambizioso e potenzialmente affascinante. Titolo da osservare con molto interesse e la cui uscita è stata finora indicata con l’ultimo trimestre del 2020.


Fonte: PushSquare