Gladiatore, prescelto, killer spietato, gangster senza scrupoli che plasma versi di Bibbia a piacimento, Spartan II e anche un agente segreto statunitense. Questa è solo una piccola parte dei ruoli che ha interpretato il grandissimo Luca Ward, doppiatore nostrano che oggi compie 60 anni.
Luca Ward nacque a Roma nell’ormai lontano 1960, figlio di Aleanrdo Ward e Maria Teresa Di Carlo (che divenne poi nota come Maresa Ward). Sebbene inizialmente Luca Ward volesse inizialmente intrapendere la carriera del pilota, egli si appassionò al padre Aleardo, grandissimo doppiatore dell’epoca.
La famiglia Ward è sempre stata, infatti, al centro del mondo dello spettacolo e ha fatto dell’arte del doppiaggio una vera e propria tradizione, tradizione che si tramandava sin dal nonno Carlo Romano.
La carriera di Luca però fu tutt’altro che facile. Egli perse purtroppo il padre a soli 13 anni e, per pagarsi gli studi, dovette lavorare come facchino e benzinaio. Durante la sua adolescenza, Luca Ward scopre un’altra grande passione oltre al doppiaggio: la recitazione.
Prima di essere un doppiatore, infatti, Ward si dedico al teatro, riuscendo ad arrivare sin da subito nel mondo della televisione grazie a degli sceneggiati trasmessi sulla Rai. Il talento era lampante, e non ci volle molto prima che egli arrivasse al cinema.
Egli esordì infatti sul grande schermo già nel 1984, con Chewingum diretto da Biagio Proietti. Ha poi interpretato Massimo Forti in CentoVetrine e il Duca Ottavio Ranieri in Elisa di Rivombrosa, due serie TV trasmesse all’epoca su Canale 5.
Ebbe anche una parte da protagonista nel film Dalla parte giusta, diretto da Roberto Leoni e nel film 7km da Gerusalemme, tratto dall’omonimo romanzo di Pino Farinotti e diretto da Claudio Malaponti, dove interpretò Alessandro Forte.
Ma il talento di Luca Ward, come abbiamo potuto ammirare nel corso degli anni, esplose in sala di doppiaggio. Il primo, grande, personaggio a cui ha prestato la sua voce è stato Corto Maltese, personaggio iconico degli anni ’60-’70 appartenente all’omonimo cartone animato italo-francese, basato a sua volta su una serie di graphic novel.
Ha anche prestato la voce a Steve Montgomery nell’adattamento italiano dell’anime di Capitan Tsubasa, noto in Italia col nome di Holly e Benji, due fuoriclasse. Infine ha prestato la sua voce a Mifune, nel famosissimo anime di Soul Eater, tratto dall’omonimo manga.
Ma il meglio di sè Luca Ward lo ha dato nel mondo del cinema. Sono tantissimi gli attori di Hollywood a cui Ward ha prestato la propria voce e altrettanti sono i personaggi da lui doppiati.
La sua interpretazione più iconica è senza dubbio quella di Russel Crowe in Il gladiatore, dove si esibisce in una prestazione magistrale nei panni di Massimo Decimo Meridio, senza contare quelle in Les Misérables, L’uomo d’acciaio, La Mummia e Master & Commander – sfida ai confini del mare. Ma Luca Ward non si ferma qui.
Ha infatti mostrato performance altrettanto incredibili nel cult di Tarantino per eccellenza, Pulp Fiction, dove ha prestato la voce a Samuel L. Jackson nei panni di Jules Winnfield. Ormai la recitazione del versetto biblico “Ezechiele 25:17” -ri-adattato per l’occasione da Tarantino- è una vera icona, ed è apprezzatissima anche all’estero, dove viene elogiato per il tono più furioso dato dal doppiatore nostrano. Ha inoltre prestato la sua voce anche in The Hateful Eigth, nei panni del Maggiore Marquis Warren.
Luca Ward si è dimostrato memorabile anche nelle trilogie di Matrix e di John Wick, dove doppia un incredibile Keanu Reeves; così come per l’interpretazione di Robert Downey Jr. nella saga di Sherlock Holmes, che vede in arrivo un terzo film nel 2021.
E come poter dimenticare poi la sua breve ma encomiabile interpretazione di Mufasa nel remake de Il Re Leone? La lista dei suoi lavori nel cinema è davvero sconfinata, e rischierebbe di oscurare anche le sue altrettanto incredibili interpretazioni nel mondo videoludico.
E dato che Gametime è prima di tutto una pagina a tema videogiochi, crediamo sia doveroso menzionare il ruolo per eccellenza di Luca Ward in questo medium: Sam Fisher. Il doppiatore ha infatti prestato la propria voce all’iconico agente in tutti i capitoli della serie Splinter Cell; diventando quasi una vera e propria icona della serie sia in Italia che nel resto del mondo, dove gli apprezzamenti per la sua interpretazione sono infiniti.
E inutile dire che tutti sono andati in visibilio quando, poco più di un anno fa, proprio Luca Ward postò l’iconico visore notturno dell’agente segreto statunitense, confermando un ritorno della serie stealth per eccellenza. Un’ulteriore dichiarazione l’ha nuovamente data proprio di recente, confermando nuovamente il ritorno della serie. E nulla vieta che potremmo rivederlo, o meglio, risentirlo nella serie Netflix dedicata all’omonimo videogioco.
Ma, ancora, Luca Ward non si ferma qui. Il doppiatore romano ha anche indossato i panni dell’eroico Spartan II Jorge-052 in Halo Reach, ultimo capitolo della serie Halo ad essere sviluppato da Bungie. Presterà infine la voce, nuovamente, a Keanu Reeves nell’attesissimo Cyberpunk 2077.