Hideo Kojima è entrato di prepotenza nella storia del videogioco e oggi può spegnere le candeline. In data 24 agosto 2020 l’uomo che ha creato il celebre franchise di Metal Gear arriva alla veneranda età di 57 anni.
Aveva quasi 24 anni quando venne pubblicato il primo capitolo dell’epopea di Solid Snake e Big Boss, uscito per MSX nel 1987. Il successo della saga sviluppata con Konami Corporation l’ha reso ancora oggi uno dei game designer più acclamati di sempre.
Il suo lavoro per la Software House giapponese durò per circa una trentina d’anni. La sua separazione, avvenuta durante lo sviluppo di Metal Gear Solid V The Phantom Pain, ha fatto molto discutere e non è apparsa affatto serena secondo alcuni indizi trapelati. Uno degli elementi che ci ha dato più dispiacere è stata la cancellazione di Silent Hills, che con il suo Playable Teaser (PT) su PS4 ci aveva fatto sognare per un ritorno della leggendaria saga horror del Team Silent.
Hideo Kojima è comunque tornato in gran forma con la sua nuova opera Death Stranding, uscita inizialmente per Playstation 4 e approdata da poco anche su PC. Non è da escludere che Hideo possa decidere di portare la sua ultima fatica anche sulla next-gen con PS5.
Proprio grazie alle faticose consegne di Sam Porter Bridges, Kojima si è guadagnato il premio per la ‘Best Game Direction‘ nei Game Awards 2019.
Non sappiamo a cosa stia adesso progettando l’autore giapponese insieme al suo team di Kojima Production. Secondo alcuni voci, potrebbe essere a lavoro su un nuovo gioco Horror con la collaborazione di Junji Ito. Non ci dispiacerebbe se riprendesse tra la mani il suo progetto su Silent Hill, anche se dovesse rielaborarlo su una nuova IP.
È legittimo non apprezzare le produzioni di Hideo Kojima, ma non si può negare il suo contributo nell’evoluzione del nostro amato media. Il modo in cui ha integrato la sua passione per il cinema nel mondo dei videogames è oramai storia. Difatti, non riteniamo un caso il suo inserimento nella giuria della Mostra del Cinema di Venezia.
La nostra redazione non può che fargli i più sinceri auguri, augurandoci di vedere presto una sua nuova opera che ci faccia sognare con la sua immensa creatività!
Auguri, Maestro.