GranBlue Fantasy Versus Rising: un ottimo entry point per il suo genere. Recensione (PS5)

A cura di Cosmin Botezatu

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Ark System Works non ha bisogno di tante introduzioni. Maestra del genere picchiaduro, ha prodotti titoli di alta qualità (le serie di BlazBlue e Guilty Gear) sia sotto il punto di vista del gameplay, sia da quello visivo, prediligendo uno stile stile anime accattivante e sgargiante. Quando fu mostrato il primo trailer della versione vanilla di GranBlue Fantasy Versus nel lontano dicembre 2018, le reazioni del pubblico furono miste, non tanto per il gioco in sé, quanto per il fatto che si stesse realizzando un picchiaduro basato su questa particolare IP di Cygames.

Per chi non lo sapesse, la serie GranBlue Fantasy nasce con un JRPG a turni gacha rilasciato su mobile nel 2014 in Giappone che ha avuto un successo a dir poco strepitoso, riuscendo a conquistare tanti fan anche al di fuori della terra nipponica. Data la sua popolarità, negli ultimi anni la casa di sviluppo ha cercato di espandere la serie tramite un adattamento anime, un manga e un JRPG action in uscita a febbraio dell’anno prossimo, intitolato Gran Blue Fantasy Relink.

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GranBlue Fantasy Versus: Rising  si propone come un picchiaduro che risulta apprezzabile sia dai giocatori hardcore del genere sia dai quelli più casual appassionati della serie, dato che l’artstyle dei personaggi e del mondo di gioco viene riprodotto in maniera estremamente fedele. La scelta di affidare quindi questo progetto ad un team capace come quello di Arksys si è rivelata azzeccata.

Roster e Gameplay

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Gran Blue Fantasy Versus: Rising è a tutti gli effetti una versione migliorata – e che per certi versi può essere considerata anche un sequel – del gioco base uscito da noi nel corso del 2020. Arksys ha cercato infatti di risolvere tutti i problemi segnalati dalla community e ha introdotto  anche tante novità sul fronte del gameplay, del lato tecnico e delle funzioni online.

Che qualcosa sia cambiato lo si può notare già del roster: nella schermata di selezione dei combattenti abbiamo ora la bellezza di ventotto personaggi, a differenza dei dodici presenti nel titolo di tre anni fa. Lo scarso numero di protagonisti utilizzabili fu infatti oggetto di molte critiche in passato e il team di sviluppo ha cercato di sopperire a questo problema.

È importante precisare che il roster attuale comprende già tutti i personaggi presenti nei DLC passati, con però la comparsa di quattro new entry (Siegfried, Anila, Grimnir e Nier), e che verrà ampliato in futuro con l’aggiunta di nuovi contenuti scaricabili.

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La varietà comunque già così non manca, considerando che ciascun personaggio ha uno stile di gameplay tutto suo con meccaniche uniche, in grado di offrire una scelta per i gusti di tutti. Ci sono personaggi come Gran e Katalina che sono ottimi per apprendere le basi del gioco e che non risultano complessi da usare, per passare ad altri che richiedono più tecnica come Nier e Grimnir.

A livello di gameplay, Granblue Fantasy Versus: Rising è un picchiaduro in 2.5D che cerca di unire le meccaniche di un anime fighter ad alcuni elementi di GranBlue. Infatti vicino alla barra della vita sono presenti alcune icone che rappresentano le mosse speciali dei personaggi, proprio come nel gioco originale mobile e dopo che ne avremo utilizzata una, ci sarà un cooldown in base alla versione della mossa che usiamo. Più essa è potente, più il suo tempo di caricamento sarà lungo. La meccanica funziona bene perché spinge il giocatore e l’avversario che sta sfidando a usare le mosse al momento giusto, anziché spammarle a ripetizione senza ragionamento.

Come affermato in precedenza, uno degli scopi principali di Rising è quello di essere un gioco accessibile a tutti e per questo vi sono molti fattori che lo rendono a mio avviso un buon entry point per un giocatore che intende approcciarsi al genere. Arksys ha infatti cercato di trovare un compromesso per far sì di non inserire troppe meccaniche complesse, a differenza dei vari capitoli di  Guilty Gear, rendendo Rising un titolo che a primo impatto può sembrare più lento ma allo stesso tempo meno caotico per i principianti.

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In primis le mosse speciali dei personaggi possono essere utilizzate premendo uno dei tasti dedicati insieme ad uno dei direzionali (su PS5), cosa che ricorda molto lo stile della serie Super Smash Bros., facilitando così di molto l’esecuzione per il neofita. Sarà poi possibile concatenare vari attacchi normali premendo lo stesso tasto fino a tre volte. Per chi è invece avvezzo al genere ed esegue le mosse alla vecchia maniera tramite gli input classici, verrà premiato con una ricarica più veloce delle abilità.

Tornano dalla versione base del gioco anche meccaniche come l’Evade, che permette di fare una schivata sul posto, e il Cross-Over che ricorda molto da vicino la scivolata frontale della serie King of Fighters. Vi è poi anche la cosiddetta barra speciale SBA (SkyBound Arts) di colore arancione, che si ricarica durante il match in base alle vostre azioni (correre, subire o infliggere danni, parare ecc.). Una volta che essa avrà raggiunto il 100%, permetterà di eseguire alcune potenti tecniche denominate Skybound Arts, che arrecheranno più danno allo sfidante se la barra della vita del nostro personaggio sarà al 30% o al di sotto. Dal punto di vista visivo le abilità speciali sono una gioia per gli occhi e dimostrano quanto Arksys abbia infuso cura nel realizzarle fin nei minimi dettagli.

Tra le meccaniche nuove invece abbiamo i Brave Points, che se sfruttati, permetteranno di usare il Raging Strike e il Raging Chain, i quali hanno la funzione di rompere la difesa dell’avversario per far sì che si possa dare il via alla realizzazione di una combo. Come opzione difensiva è presente anche il Brave Counter, che spinge via lo sfidante sfidante mentre si parano i suoi colpi. Ultime ma non ultime sono le Ultimate Skill, versioni più potenti delle mosse speciali dei personaggi che richiedono il 50% della carica della barra SBA.

Modalità di gioco

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GranBlue Versus: Rising offre svariate modalità di gioco per accontentare sia coloro che desiderano giocare in single player, sia i più impavidi che vogliono cimentarsi in sfide online mostrando la loro bravura.

Per il singolo giocatore vi è la Modalità Storia composta da ben tre archi narrativi, con cutscene in stile visual novel interamente doppiate, simili a quelle viste nel gioco mobile. Non mancheranno anche scontri contro nemici creati appositamente per questa modalità, insieme ovviamente ad altre fight contro personaggi del cast principale. Prima di dar via alla danze si possono equipaggiare alcune abilità uniche di supporto e al termine di ogni scontro riceverete un rank/voto in base alla vostra bravura. 

Nota dolente però è la mancanza totale della lingua italiana, anche per quanto riguarda i sottotitoli, sebbene l’inglese richiesto per poter comprendere e apprezzare i vari dialoghi non sia poi così complesso.

Vi è poi la una classica modalità arcade, dove è possibile selezionare un personaggio dal roster e affrontare con esso un tot di scontri che si concluderanno con la sfida contro un boss.

Presente anche qui come in altri picchiaduro il “training mode” che permette di esercitarsi e di prendere mano con le mosse e lo stile di combattimento di ciascun protagonista, potendone masterare combo e abilità. Non mancano anche dei succosi tutorial utili a farvi padroneggiare al massimo le varie meccaniche di gioco.

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In aggiunta vi è poi la “modalità sfida” che prevede match contro la CPU o in locale, se vorrete divertirvi a combattere contro un vostro amico che è venuto a trovarvi a casa (come accadeva ai bei vecchi tempi!)

La modalità online è caratterizzata dalle classiche “ranked match” e vi è una lobby in cui è  possibile creare un simpatico avatar in stile chibi e muoversi in questa stanza ricca di cabinati arcade, ai quali dovrete sedervi per sfidare qualcuno o essere sfidati. Molto simpatico e carino che si possa interagire con altri giocatori comunicando con loro tramite emoticon utili a esprimere il proprio stato d’animo. In tutto ciò è presente anche un’ opzione per creare una stanza privata per poter invitare i vostri amici, non voleste “intrusi” a disturbarvi quando intendete giocare solo con persone che conoscete.

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Molto simpatico e carino che si possa interagire con altri giocatori comunicando con loro tramite emoticon utili a esprimere il proprio stato d’animo. In tutto ciò è presente anche un’ opzione per creare una stanza privata per poter invitare i vostri amici, non voleste “intrusi” a disturbarvi quando intendete giocare solo con persone che conoscete.

Piccola chicca aggiunta in questa versione è “Grand Bruise Legends”, una serie di minigiochi che potrete giocare impersonando il vostro avatar che tanto ricordano il famoso Fall Guys. Essi vanno dalla classica gara ad ostacoli in cui si cerca di sabotare gli altri giocatori, ad un giochino di sopravvivenza in cui  bisogna evitare le bombe lanciate da una creaturina di nome Beelzebub mano a mano che lo scenario viene distrutto, ad un altro in cui l’obiettivo è raccogliere più lingotti d’oro rispetto alle altre squadre. Un ottimo passatempo se si vuole prendere una piccola pausa dalle consuete botte da orbi.

Performance e grafica: come rende Granblue Fantasy Versus Rising sul versante tecnico?

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Partiamo di una doverosa premessa: la recensione si basa sulla versione PS5 del gioco. Rispetto al gioco base, i miglioramenti sono netti e nell’insieme, Rising risulta molto più piacevole e fluido alla vista. I modelli dei personaggi sono stati ritoccati, così come l’illuminazione, conferendo alla produzione un look ancora più fresco e sgargiante, specialmente giocandolo in 4K nativo. Arksys è riuscita a compiere miracoli con Unreal Engine e a rendere perfettamente lo stile anime dell’universo di GranBlue Fantasy. Sebbene da molti Guilty Gear Strive sia considerato il capolavoro dello studio a livello visivo, Rising non ha nulla da invidiargli, grazie al vivace e colorato art syle di ambientazioni e personaggi.

Importante da menzionare è poi l’implementazione del rollback netcode, oramai standard per l’esperienza online, necessario per mantenere stabile la connessione tra due giocatori. Infatti il netcode delay based della versione vanilla fu il fattore principale per cui il titolo fu abbandonato da molti, a causa della connessione ballerina che rendeva spesso e volentieri i match ingiocabili.

In Rising fortunatamente la situazione è nettamente migliorata. La maggior parte dei i match che abbiamo testato per questa recensione non ci hanno dato problemi, se non in sporadici casi, ma ciò può essere imputabile alla probabile scarsa connessione dell’altro giocatore che ci siamo trovati a sfidare. Il rollback infatti può migliorare considerevolmente l’esperienza online, ma necessita di connessioni stabili da parte di entrambi gli utenti. Concludiamo questa sezione con un’ottima notizia: è presente il cross play tra le varie piattaforme su cui il gioco è stato rilasciato, ossia PS4, PS5 e PC/Steam.

Colonna sonora, musica e comparto audio

Sotto il profilo musicale GranBlue Fantasy Versus: Rising è ottimo. È sufficiente pensare che alcune tracce del gioco mobile sono state composte dal maestro Nobuo Uematsu stesso e sono state riadattate per Rising da altri compositori. Le più notevoli sono sicuramente  “Weißer Drache”, la theme di Lancelot che con la sua orchestrazione epica/medievale infonde una carica incredibile. Poi abbiamo “Parade’s Lust”, la theme di Belial in stile rock con lyrics che descrivono in modo perfetto la personalità del personaggio e infine “Armageddon”, una delle theme di Zooey. Quest’ultima è accompagnata dalla voce di Emi Evans, che per chi non lo sapesse, è la stessa cantante che sentiamo nelle svariate canzoni della serie Nier, amata da tanti appassionati Insomma, un lavoro coi fiocchi.

In conclusione, che ne pensiamo di Granblue Fantasy Versus Rising?

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Rising si dimostra essere la seconda chance che il gioco si meritava, dopo un titolo precedente che non aveva esattamente brillato per i problemi precedentemente menzionati. Arksys, con Rising ha voluto quindi offrirci l’esperienza che avremmo sempre voluto con Versus,  grazie principalmente al buonissimo upgrade grafico, le migliorie al gameplay, al netcode e ovviamente all’aggiunta di ulteriori personaggi per offrire ancor più varietà. Se vi interessasse quindi provare un picchiaduro molto accessibile, Rising è davvero un’ottima scelta e tante ore di combattimenti mozzafiato vi aspettano.

Ricordiamo che GranBlue Fantasy Versus: Rising  è disponibile su PS4, PS5 e PC, con la versione standard al costo di € 49,99 e la versione deluxe a € 74,99. Quest’ultima offre già il season pass incluso per i sei personaggi DLC futuri e anche oggetti extra per la personalizzazione dei PG e avatar. 

RASSEGNA PANORAMICA
Voto
8.5
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