Qualche giorno fa, un rumor vedeva l’episodio minore Assassin’s Creed Rift (nome in codice) ambientato nell’era Azteca, destando alcune perplessità nei giocatori riguardo l’uso di questo setting intrigante ma difficile da padroneggiare. Jason Schreier ha però smentito questo rumor, spiegando come questo misterioso progetto sia ambientato in realtà a Baghdad.
Il giornalista, noto per essere penna di Bloomberg, ha affermato come il prossimo Assassin’s Creed ci vedrà nei panni di Basim Ibn Ishaq, uno dei villain principali di Assassin’s Creed Valhalla. L’ambientazione di conseguenza non poteva che essere Baghdad, riportandoci dunque in un’ambientazione più simile a quella del primo storico capitolo. Non è la prima volta che Schreier condivide queste informazioni. In febbraio, con un articolo su Bloomberg, affermò di essere in contatto con fonti bene informate. Il giornalista disse già allora che Rift fosse nato come DLC e che si sarebbe evoluto fino a diventare gioco a parte ambientato in medioriente.
Questo progetto era inizialmente pensato come una grossa espansione di Assassin’s Creed Valhalla. Qualcosa però deve essere cambiato ed evidentemente Ubisoft ha trovato il potenziale per tirarci fuori un capitolo unico. Assassin’s Creed Rift, inoltre, anticiperebbe poi l’uscita del ben più ambizioso Assassin’s Creed Infinity che, nelle ultime ore, è tornato alla ribalta grazie a un rumor che lo vedrebbe ambientato anche in Giappone.
In ogni caso ne sapremo sicuramente di più durante l’Ubisoft Forward di settembre. Dopotutto, in qualche modo bisogna onorare i 15 anni dall’uscita del primo storico capitolo. E voi che ne pensate? Ditecelo nei commenti come sempre, cari Gametimers.
Fonte: Reddit