Call of Duty Warzone: Altri 50.000 cheater sono stati bannati dal gioco di Activision

Lo sviluppatore di Call of Duty Warzone, Raven Software, ha confermato che 50.000 giocatori sono stati bannati dal popolare gioco online, in quanto sono stati riconosciuti essere dei cheater.

In un tweet, i creatori del gioco hanno spiegato che i giocatori bannati erano recidivi. Non è la prima volta che ci troviamo di fronte a un ban di massa relativo a questo gioco. A febbraio, Raven aveva bannato 60.000 giocatori in un solo giorno. A maggio, Raven e Activision avevano riportato che più di 350.000 giocatori erano stati bannati nello scorso anno per razzismo e insulti. E nel frattempo il numero dei bannati è salito ancora.

Warzone ha sempre avuto un problema di cheater fin dal primo giorno della sua uscita nel 2020. Raven Software e Activision si sono impegnati molto per combattere questo fenomeno che rovina l’esperienza a migliaia di giocatori.

Ma le cose sono peggiorate recentemente, perché anche alcuni streamer di Twitch sono stati hackerati durante le sessioni. E il problema non si presenta solo ai giocatori PC, grazie al cross-play infatti i cheater possono sfidare anche con chi usa una console. Debellare questa minaccia risulta sempre più difficile perché gli hacker sviluppano software sempre difficili da individuare e che si adattano ad ogni situazione.

I cheater sono diventati così comuni che persino alcuni streamer sono stati accusati di usare dei trucchi. Un intera community su internet si è data l’obiettivo di scovare e segnalare gli streamer che usano software per imbrogliare.

Risulta sicuramente positivo che Raven Software si stia impegnando a bannare le persone che rovinano il gioco per gli altri, ma il sospetto è che ci si trovi di fronte solo alla punta dell’iceberg. Il problema dei cheater è infatti presente nel mondo del gaming fin dalla sua nascita e comprende tutti i giochi, non solo Call of Duty. Sono gli sviluppatori che devono creare software di protezione per i loro prodotti e garantire una buona esperienza ai loro clienti.

Fonte:kotaku