Dragon Ball Xenoverse 2 – La recensione

Dragon Ball è senza alcun dubbio uno degli anime/manga più amati della storia, se non addirittura IL più amato di sempre: la magistrale opera del maestro Akira Toriyama è ormai entrata nella leggenda, tra manga (la versione Deluxe in Italia risulta ancora oggi il fumetto giapponese più venduto di sempre), cartone animato, gadget di ogni genere e soprattutto videogiochi.
Difficile pensare a una serie più adatta di Dragon Ball per trasposizioni videoludiche, con tutti quei combattimenti e fantastiche avventure! Eppure non tutte le ciambelle escono col buco: tra i giochi più amati dedicati a Goku e amici annoveriamo Final Bout per PS1, la serie Budokai Tenkaichi su PS2 e davvero poco altro, nonostante siano usciti qualcosa come 40 diversi titoli negli ultimi 20 anni.

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Arriviamo così all’anno scorso, quando viene pubblicato su PS4, Xbox One e PC il nuovissimo Dragon Ball Xenoverse: la formula è innovativa e riscuote grandissimo successo, il protagonista non è più Goku o chi per lui, questa volta il protagonista è il giocatore stesso, libero di creare il suo avatar, scegliere la razza di appartenenza (sulla base di quelle realmente apparse nella serie) e affrontare una storia creata appositamente per il titolo. Il plot è basato su alcuni misteriosi nemici che stanno distorcendo il flusso temporale, andando a modificare gli avvenimenti della classica storia: dall’arrivo dei Saiyan allo scontro con Cell e così via, il compito è quello di “riparare” le modifiche apportate al corretto corso degli eventi. Tra un combattimento e l’altro è possibile esplorare un’area farcita di personaggi secondari e molto altro.
La gigantesca premessa era doverosa, in quanto arrivando ad oggi, ottobre 2016, ci ritroviamo a recensire il seguito diretto, Xenoverse 2, il cui problema principale è roba non da poco: è quasi identico al predecessore. No, non stiamo esagerando: dopo un’attenta analisi dell’ultimo capitolo della saga possiamo tranquillamente affermare che i ragazzi di Dimps abbiano raccolto a piene mani quanto di buono fatto nel 2015 per riproporlo, con qualche modifica qua e là, un anno e mezzo dopo.

il problema principale DI XENOVERSE 2 è LA SUA ESTREMA SOMIGLIANZA CON IL SUO predecessore.

 

Accedendo al gioco la prima volta è possibile importare il personaggio creato in Xenoverse, non come protagonista, il quale andrà creato da zero anche questa volta, bensì come “eroe di Tokitoki City”, una sorta di leggenda del passato (ma che presto avremo modo di incontrare): la location a questo giro è Conton City, circa sette volte più grande rispetto al precedente titolo e luogo in cui risiede la Pattuglia Temporale, capitanata dal buon Trunks e di cui il nostro avatar è la punta di diamante. Il nostro compito è quello di scoprire chi sta modificando le pergamene contenenti i principali avvenimenti di Dragon Ball, riportando sulla linea corretta la storia. Vi sembra di aver già sentito tutto ciò? Esatto, è lo stesso identico plot del primo Xenoverse! È vero, bene o male la storia originale di Dragon Ball è sempre quella, arrivo dei Saiyan, saga di Freezer, Cell, Majin Buu e via così, ma riproporre anche la stessa trama creata appositamente per il primo Xenoverse è assurdo, cambiano davvero pochissimi particolari!

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Il gameplay è stato leggermente modificato, principalmente per quanto riguarda l’esplorazione: come accennavamo prima, Conton City è molto più estesa di Tokitoki City, infatti il protagonista viene fornito di una specie di mezzo con il quale spostarsi da un luogo d’interesse all’altro. Di tanto in tanto è possibile imbattersi nei personaggi più famosi, anche questa volta svolgono il ruolo di maestri dai quali imparare le relative mosse caratteristiche. Una novità è rappresentata invece dai teletrasporti in zone esterne alla città, come la casa di Mr. Satan, la navicella di Freezer, il pianeta Namek e una manciata di altre location adibite a quest secondarie: ognuno di questi luoghi offre missioni che variano nel tempo e premiano questa o quella razza (per esempio quella umana nel caso della casa di Satan) con maggiori bonus, rendendo la scelta iniziale più intrigante rispetto alla semplice questione estetica.
Il sistema di combattimento, già ottimo nel prequel, è rimasto sostanzialmente invariato, ma in questo caso non c’era davvero nulla da modificare. Il comparto online, davvero ben realizzato nel primo Xenoverse, non abbiamo potuto testarlo, in quanto i server, al momento di scrivere l’articolo, non erano ancora attivi; un vero peccato non poter valutare una parte così importante di un titolo simile, ma tant’è.

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Spendiamo qualche parola sulla grafica di Xenoverse 2, anche in questo caso identica al titolo di un anno e mezzo fa: già allora non faceva gridare al miracolo, con quasi due anni in più sulle spalle il confronto è ancor più impietoso, sacrificando la qualità delle texture (scarne), delle arene (vuote) e della stessa Conton City, ingrandita a dismisura ma riempita di elementi inutili, senza considerare i vasti spazi non riempiti, in favore del frame-rate, stabile a 60fps. La colonna sonora è un buon mix di tracce originali e pezzi storici remixati dal buon Steve Aoki, aspettatevi molta tamarraggine, che nei picchiaduro non guasta mai.

Il consiglio è di acquistarlo solo se non avete giocato al primo o se siete fan sfegatati di Dragon Ball.

Cosa dire, in definitiva, di Xenoverse 2? Non è semplice giudicare un buon titolo, nel complesso, se il suo difetto più grande è assomigliare troppo al predecessore. In ogni caso siamo qui per farlo, e la valutazione deve tener conto anche di quello: il consiglio è di acquistarlo solo se non avete giocato al primo o se siete fan sfegatati di Dragon Ball: se fate parte di queste categorie, aggiungete pure un voto alla valutazione che vedete qui sotto. In caso contrario, ponderate mooolto attentamente l’acquisto, soprattutto al day one.

RASSEGNA PANORAMICA
Voto:
7
dragon-ball-xenoverse-2-la-recensione<strong>PRO:</strong> <br> Sistema di combattimento collaudato <br> Frame-rate stabile <br> <strong>CONTRO::</strong> <br> Graficamente datato <br> Pochi nuovi spunti rispetto al prequel <br>