FIFA 21 non riesce ad uscire dal ciclone giudiziario che lo sta coinvolgendo in questi giorni. Dopo il botta e risposta con Ibrahimovic, che ha spinto anche altre centinaia di giocatori a indagare sui diritti di utilizzo di volto e nome; il gioco di EA è stato messo sotto accusa da alcuni avvocati californiani. I suddeti, infatti, ritengono che in FIFA 21 sia stata aumentata la difficoltò in modo da favorire le microtransazioni.
A sostenere questa tesi sono gli avvocati Jason Zajnoc, Danyael Williams e Pranko Lozano, che hanno denunciato il tutto presso un tribunale in California. Secondo gli avvocati, infatti, FIFA 21 infrangerebbe le leggi a protezioni del consumatore presenti in quello stato, complice anche la scarsa chiarezza sul “Dynamic Difficulty Adjustment”.
Per chi non sa di cosa si tratta, in parole povere questo sistema permette, nella modalità FUT, di cambiare il livello di difficoltà in tempo reale. Questo, secondo Electronic Arts, servirebbe a bilanciare le partite e favorire anche i giocatori meno bravi.
Il sistema, stando a EA, andrebbe anche ad agire direttamente sull’IA, e ciò significa anche sulle azioni del giocatore come tiri, passaggi o parate. L’idea di base sarebbe quella di regalare sfide soddisfacenti per ogni tipologia possibile di giocatore, ma a quanto pare non è così.
Secondo i tre avvocati, infatti, l’aumento di difficoltà sarebbe decisamente artificioso e spingerebbe i giocatori ad acquistare card per FUT. Al momento, però, non è possibile dare piena ragione agli accusatori, dunque non resta che aspettare per ulteriori aggiornamenti.
E voi, che ne pensate? Credete che le accuse siano fondate e che, nel caso, si ripeteranno polemiche simili al Momentum? Fatecelo sapere nei commenti, come sempre.
FIFA 21 è disponibile su PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch. A partire dal 4 dicembre, però, tutti coloro che possiederanno il gioco avranno diritto a un upgrade su next-gen gratuito.
Fonte: GameRant
