Hellblade 2 è tra i titoli più attesi di questo 2024. E fin dal suo annuncio ha colpito per il livello di dettaglio raggiunto e per l’ottimo lavoro fatto da Ninja Theory dal punto di vista tecnico. Ad oggi, come conferma anche Digital Foundry è il gioco che meglio sfrutta le potenzialità delle console Next-Gen (ormai Current-Gen), pur portandosi dietro il proprio carico di polemiche.
Hellblade 2: tutta la potenza di Unreal Engine 5
Il segreto dietro Hellblade 2 è quello di sfruttare fino in fondo il potenziale di Unreal Engine 5, fino ai limiti che Xbox Series X consente di fare mantenendo comunque la possibilità di offrire un’esperienza gradevole. Il motore di gioco creato da Epic Games è impressionante, non a caso oggi viene utilizzato anche al di fuori dell’ambito videoludico per realizzare effetti speciali per cinema e serie TV, o interi prodotti di animazione. Come ad esempio l’ultimo Gundam: Requiem for Vengeance, serie animata di Netflix realizzata interamente in Unreal Engine 5.
Ovviamente il gioco di Ninja Theory darà il massimo su PC di fascia alta e altissima, mentre su console dovrà sacrificare qualcosa. In particolare il framerate che su Xbox Series X sarà limitato a 30fps, portandosi con sé una pletora di polemiche. Lo stesso sviluppatore ha voluto dare una risposta ai giocatori, l’obiettivo è quello di offrire un’esperienza quanto più “cinematografica” possibile. Con questo termine si intende proprio la qualità e il dettaglio degli asset utilizzati e la resa finale che deve tendere a essere quanto più simile a quella di un prodotto live action. Sotto questo aspetto Ninja Theory ha dovuto sacrificare il framerate, e anche un po’ di pixel. Infatti la scelta di utilizzare le bande nere in alto e in basso non è solo mirata all’offrire un formato letterbox come al cinema, ma anche ridurre il carico su CPU e GPU con un’area di rendering ridotta.
Una pietra miliare per i giochi del futuro
Ad oggi sono tre i giochi che fanno da punto di riferimento dal punto di vista tecnico per ciò a cui si può ambire nei prossimi anni. E sono: Cyberpunk 2077, Alan Wake 2, e appunto Hellblade 2 di prossima uscita.
Cyberpunk 2077 ha vissuto un percorso evolutivo lungo circa tre anni, con il costante supporto anche di NVIDIA come base per testare le nuove tecnologie offerte dal DLSS. In particolare fa ampissimo utilizzo di un sistema di ray tracing avanzato (il Path Tracing), applicato a un’ambientazione ricca di colori e luci. Dei tre è il gioco più datato, sia dal punto di vista degli asset che del motore di gioco. Infatti CD Projekt RED ha deciso di abbandonare il REDengine a favore di Unreal Engine 5 per The Witcher 4 che a questo punto possiamo auspicare offrirà un’esperienza alla pari con quella di Hellblade 2.
Alan Wake 2 sfrutta un motore di gioco proprietario, altrettanto avanzato quanto quello di CD Projekt RED ma avvantaggiato dall’essere sviluppato e pubblicato tre anni dopo. Ciò ha permesso di utilizzare asset più avanzati che unitamente alla struttura non completamente Open World consente di spingere maggiormente dal lato grafico.
Infine Hellblade 2 è il primo Tripla A a fare da benchmark per Unreal Engine 5. E che per qualche anno sarà il punto di riferimento per il futuro. Sebbene l’attuale generazione di console non abbia potenza sufficiente a farlo girare oltre i 30fps, non c’è dubbio che su PC e sulla prossima generazione di console si potrà andare oltre (forse persino con le eventuali mid-gen qualora prenderanno effettivamente vita).
Fonte: Digital Foundry