Internet: oltre 60 nazioni firmano l’accordo per un futuro democratico della rete

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Una notizia passata in sordina ma che potrebbe rappresentare un primo passo storico nei prossimi sviluppi della rete. La scorsa settimana Stati Uniti, Regno Unito, Italia, Ucraina e molte nazioni europee hanno sottoscritto la “Dichiarazione per il futuro di Internet“. Nel documento vengono gettate le basi per un futuro sostenibile della rete. Pur non trattandosi di una soluzione vincolante, le nazioni firmatarie si impegnano a garantire una maggiore democratizzazione dell’infrastruttura internet. L’obiettivo prefissato dovrà essere raggiunto mettendo in pratica alcuni accorgimenti.

Le nazioni firmatarie si impegnano a non spiare illegalmente i propri cittadini, a non diffondere disinformazione e fake news con l’intento di influenzare risultati elettorali e convinzioni politiche e, più in generale, a mantenere libero l’accesso alla rete. Come detto, il documento non è vincolante legalmente. Si tratta, per lo più, di una dichiarazione di intenti che, però, si legge nel documento originale pubblicato sul sito della Casa Bianca (link in fondo), può essere utile come base per i legislatori dei vari paesi aderenti. Paesi tra i quali, lo ricordiamo, figura anche l’Italia. Mancano all’appello nomi importanti come India, Cina e Russia. Le tra grandi nazioni non hanno partecipato alla stesura.

Non si è fatta attendere la risposta delle big tech companies. Google ha affermato come anche il settore privato dovrà impegnarsi a mantenere validi i principi enunciati nella Dichiarazione per il Futuro di Internet.

Come queste promesse si tradurranno nel concreto è ancora difficile prevederlo. Purtroppo, come fa notare Agenda Digitale, si tratta, ancora una volta, di dichiarazioni molto astratte. Probabilmente un simile documento, presentato però dalla società civile, avrebbe potuto assumere una valenza diversa.

Voi cosa ne pensate? Chissà se l’adesione a questa iniziativa aiuterà l’Italia a migliorare le infrastrutture che permettono la connessione. Il nostro paese è al 60° posto mondiale per qualità di connessione a internet.

Fonte: White HouseAgenda Digitale