League of Legends: Ryan “Morello” Scott parla delle modifiche apportate alla giungla

Riot Games, team di sviluppo di League of Legends, sembra aver compreso i numerosi feedback negativi dei giocatori, ricevuti dopo aver modificato la “giungla” del suo MOBA.

In una recente intervista con Gamespot, Ryan “Morello” Scott, Lead Champion Designer di Riot Games, ha infatti dichiarato di essere a conoscenza dei problemi che si sono creati con il nuovo aggiornamento e di stare pensando a delle possibili soluzioni.

Per chi non è avvezzo alle terminologie dei MOBA, facciamo una piccola parentesi sull’importanza della giungla in League of Legends.

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Per “giungla” si intende la parte di mappa situata tra le tre corsie principali (top, mid e bot); il ruolo del “jungler” è in parte quello di gestire l’uccisione solitaria dei mostri controllati dall’IA e dare supporto ai compagni di squadra con imboscate nelle corsie ogni volta necessario.

Con delle recenti patch di League of Legends sono state però introdotte sostanziali modifiche alla giungla, rendendola un terreno di sfida ancora più difficile tanto che, solo una selezione ristretta di campioni sarebbe stata adatta a svolgere più che adeguatamente quel ruolo.

I giocatori non hanno quindi apprezzato questi cambiamenti e hanno fatto sapere le loro opinioni a Riot Games, sempre attenta nei confronti della sua community.

Queste le dichiarazioni di Scott durante l’intervista:

GameSpot: C’è stata una forte reazione da parte dei giocatori per i cambiamenti alla giungla. Che cose ne pensi in proposito? Queste reazioni sono giustificate?

Scott: “Penso che ci siano alcune questioni importanti di cui parlare. Sono ancora contento dei cambiamenti che abbiamo apportato alla giungla, ma queste reazioni ci hanno fatto capire che serve più spazio per sistemare le cose.
Il nostro obiettivo era quello di limitare l’impatto del jungler sulle fasi inziali delle partite ma so che è una cosa sui cui molti giocatori non sono d’accordo. Penso però ancora che questa sia una buona decisione e credo in quello che abbiamo fatto.”

Spieghiamo meglio la dinamica di gioco:

All’inizio della partita i giocatori si posizionano nella corsia scelta a seconda del loro ruolo e li ci restano con l’obiettivo di attaccare il nemico, proteggere la propria torretta e distruggere quella avversaria.
Ricevere però l’aiuto del jungler che mette in difficoltà il nemico attraverso un’imboscata, può però fare la differenza tra l’uccisione e la morte, dando così un forte vantaggio.

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Secondo Scott, inoltre, ci sono due campioni che dovranno subire delle modifiche, visto che i giocatori ne fanno un eccessivo affidamento quando si tratta di scegliere il ruolo del jungler: Jarvan IV e Lee Sin.

Una delle principali “critiche” mosse ai giocatori è stata infatti quella di fare affidamento sempre gli stessi campioni, facendo in modo che venisse sempre di più a mancare la componente strategica.

Scott: “Lee Sin e Jarvan sono ancora un problema. Possiamo fare tutto ciò che vogliamo per modificare la giungla, ma fino a quando non sistemeremo questi campioni ci saranno dei problemi. In ogni caso penso che le lamentele dei giocatori siano valide visto che abbiamo imparato che non sono soddisfatti.
I giocatori non stanno avendo delle ottime esperienze nella giungla e questo significa che ci sarà altro lavoro da fare.”

Fonte: Kotaku