Lo riporta IGN attraverso il suo sito. La mossa era ampiamente prevista nell’ambiente e già anticipata da Bloomberg. Federal Trade Commission, infatti, si era detta insoddisfatta del verdetto del giudice Corley che all’inizio di questa settimana aveva deliberato in favore dell’acquisizione di Activision da parte di Microsoft. Secondo Corley, FTC non sarebbe stata in grado di produrre prove sufficienti a sostegno della tesi di ‘anti-competività’ alla base delle rimostranze.
Il verdetto, come sappiamo, sembrava stesse per generare un terremoto anche al di qua dell’oceano. CMA, in Gran Bretagna, sembrava in un primo momento disposta a rivedere la propria decisione in merito all’acquisizione, salvo poi invece chiarire come fossero arrivate alcune piccole proposte che avrebbero visto Microsoft impegnata a mettere in atto delle azioni compensative per rendere l’acquisizione accettabile. Nulla da fare secondo CMA: se si vuole un riesame bisogna procedere a una modifica completa dell’accordo.
Stando a quanto riportato da IGN, i portavoce di ABK si dicono fiduciosi che l’affare possa ancora andare in porto anche a fronte del ricorso appena presentato – e i cui contorni vanno definiti – proprio in virtù dei “39 sì” già incassati da altri enti analoghi attivi in altri paesi. Abbiamo già citato alcuni di questi: Sud Africa, Arabia Saudita, Brasile. Sono solo alcuni degli enti anti-trust che si sono espressi a favore.
Quello contro FTC sarà il secondo procedimento di riesame che vedrà impegnata l’azienda guidata da Satya Nadella per l’affare voluto da Phil Spencer. Il primo, lo ricordiamo, è quello presentato da Microsoft stessa al CAT sulla decisione di CMA. Riguardo l’operato della Corte di San Francisco, parole di soddisfazione sono state espresse da Brad Smith e Phil Spencer dopo il verdetto.
I termini per la conclusione dell’affare sono fissati al 18 luglio.