A metà maggio è arrivato il definitivo sì della commissione antitrust dell’Unione Europea all’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft. L’approvazione è arrivata pochi giorni dopo la decisione del CMA UK, di senso completamente opposto. Il rifiuto di CMA è stato motivato da un pericolo per il mercato del cloud gaming, valutazione ritenuta errata dalla commissione UE. A distanza di giorni dall’annuncio della propria decisione, la Commissione Europea ha spiegato tutte le sue motivazioni a riguardo.
Stando a quanto riferito dall’UE, l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft potrebbe rappresentare uno sviluppo positivo per il mondo videoludico. Nel rapporto si legge quello che la Commissione Europea ha analizzato: “Non dubitiamo della rilevanza di questa operazione nel dinamico mercato videoludico che coinvolge milioni di utenti in Europa. L’acquisizione meritava un’analisi ben precisa. Abbiamo guardato all’impatto sui giocatori del presente e del futuro, su PC, console o smartphone, focalizzandoci anche sullo sviluppo del cloud“.
Sui differenti mercati invece: “Un elemento importante era che Microsoft e Activision disponevano di una fetta di mercato ridotta in Europa e bisognava guardare a segmenti specifici, come quello degli sparatutto, per trovare percentuali superiori al 20%. Per quanto riguarda le console, PlayStation vende quattro volte più di Xbox. Alla luce di questa situazione, non riteniamo ci siano problemi. Call of Duty è una serie sparatutto popolare, tuttavia abbiamo scoperto che Microsoft eviterebbe volentieri di fermare le vendite della serie nei confronti di una base d’utenza più ampia come quella di PlayStation. Su questo i colleghi della CMA erano d’accordo“.
Inoltre, sul mercato del cloud gaming, l’UE ha dichiarato: “Nutrivamo delle perplessità sul cloud gaming, un mercato che ci aspettiamo potesse crescere tanto perché offriva numerosi vantaggi ai giocatori, come la chance di slegare determinate esperienze da dispositivi specifici. Il cloud meritava un approfondimento e come noi anche la CMA si è focalizzata su questo mercato“.
Infine, vi ricordiamo che i vertici della CMA sono stati chiamati a fornire delle spiegazioni al parlamento del Regno Unito e il Ministro delle Finanze UK, Jeremy Hunt ha criticato la Competition and Markets Authority per il no espresso all’acquisizione. In questi giorni, però, è arrivato anche il sì dalla Cina.
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Fonte: Sito Ufficiale