Motorsport Manager – La Recensione

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Questione di licenze

Prima di cominciare una nuova partita ci ritroviamo dinnanzi a una schermata di scelta che ci consente di determinare l’inizio della nostra carriera virtuale da manager. A nostra disposizione abbiamo tre differenti opzioni: European Racing Series, Asia Pacific Super Cup e World Motorsport Championship. Evidente è quindi l’assenza di licenze ufficiali per i veri campionati automobilistici, cosa che traspare anche osservando per la prima volta i nomi delle scuderie, dei piloti e di ogni altro elemento presente nel gioco. Un peccato che attutisce così il nostro primo impatto, ricordandoci che, inevitabilmente, non è davvero odore di pneumatico ed olio motore quello che stiamo respirando.
Nonostante questo, tutti i dettagli relativi a ogni team disponibile e ai relativi piloti sono eccezionali. Gli appassionati di dati statistici troveranno pane per i loro denti, come anche troveranno facilmente una loro dimensione coloro che cercano un approccio più semplice e fluido.
Ogni squadra ha i suoi punti forti e deboli, le aspettative legate al proprio sponsor, che non mancherà di rimproverarci nel caso in cui non riusciremo a soddisfarlo, e altre variabili necessarie per riuscire a determinare con semplicità a chi rivolgere il nostro sguardo e iniziare l’avventura.

Il suo meglio Motorsport Manager lo presenta nella gestione dei campionati.

Come in ogni buon manageriale, il gioco permette anche, tra una corsa e l’altra, di gestire la propria scuderia fin nei minimi dettagli. Reclutare uno staff migliore (sostituendo di conseguenza le “parti difettose” del nostro grande ingranaggio), gestire le paranoie dei nostri piloti (o addirittura rimpiazzarli), sfamare i giornalisti assetati di dichiarazioni e curare i rapporti con fan, sponsor e la stessa Federazione, diverranno in men che non si dica delle armi a doppio taglio. Una gestione non oculata di uno di questi aspetti potrebbe infatti causare seri danni, minando così i nostri sogni di successo e mandando a farsi benedire tutte le nostre belle speranze di novelli Jean Todt (eh, bei tempi per la Ferrari quelli…). Costante sarà inoltre l’occhio vigile del patron del nostro team sulle nostre spalle, pronto a giudicarci a ogni mossa, elogiandoci se meritevoli o arrivando persino a licenziarci nel caso di mancato raggiungimento degli obiettivi. Com’è dura la vita del manager di questi tempi!

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RASSEGNA PANORAMICA
Voto
8.5
motorsport-manager-la-recensione<strong>PRO:</strong><br> Realtà in miniatura eccellente <br> Comparto tecnico molto realistico <br> Gestione del team coinvolgente <br> <strong>CONTRO:</strong><br> Assenza di licenze <br> Grafica non entusiasmante <br>