Neil Druckmann e The Last of Us 2: si accettano critiche, ma non l’odio gratuito

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Sono passati diversi giorni oramai dall’uscita di The Last of Us Part 2, e solo adesso le critiche accennano a placarsi. Le tante voci di protesta che si sono levate nelle ultime settimane sono state motivo di preoccupazione per il vice-presidente di Naughty Dog, Neil Druckmann.

Durante la trasmissione in podcast condotta dall’ex Presidente di Nintendo America, Reggie Fils-Aime, Druckmann ne ha approfittato per togliersi alcuni sassolini dalla scarpa. Ovviamente, il focus della vicenda sono state le pesanti critiche subite dal videogioco. Druckmann ci ha tenuto a fare una precisazione: “Abbiamo fatto questo gioco. Ci crediamo molto. Adesso è uscito e, qualunque sia la reazione della gente, ci può stare. Quella è la loro reazione, non puoi combatterla e va bene così. Altro conto sono le reazioni di odio. Quelle più vili. Diventano ancora più dure da accettare quando le vedo succedere ai danni di membri dello staff o del cast che interpretano un particolare personaggio nel gioco”.

Il riferimento al review bombing su Metacritic, dove sono state superate le oltre 100.000 recensioni negative, è ovvio. Così come è ovvio il riferimento a Jocelyn Mettler e Laura Bailey, attrici del cast prese di mira sui social: “C’è un membro del cast che sta ricevendo tante parole orribili a causa di un personaggio di fantasia che interpreta in un gioco!”, ha detto Neil Druckmann durante il podcast.

Avvenimenti che hanno messo in difficoltà Druckmann nell’ultimo periodo: “Quel che posso provare a fare è ignorare gli hater finché posso. Ma se le cose dovessero prendere una piega più seria adotteremo i nostri protocolli di sicurezza. Ci rivolgeremo anche alle autorità competenti, mette in guardia il vice-presidente di Naughty Dog.

Nel frattempo, Neil Druckmann, può godersi il successo ottenuto dal suo The Last of Us Part 2. Le oltre 4 milioni di copie piazzate nei primi giorni dopo l’uscita lo hanno reso il lancio migliore di sempre per un esclusiva PlayStation 4. Effetto collaterale di questo successo, anche le vendite del capitolo originale sono tornate a salire.

Cosa ne pensate della riflessione di Neil Druckmann? Siete d’accordo col suo pensiero?

Fonte: Podcast