La perdita di oltre 200.000 abbonati in un solo anno è stato un duro colpo per Netflix. Durante l’ultima conference call tesa a presentare i risultati finanziari dell’azienda, il problema è stato affrontato a muso duro. Si cercano anche colpevoli, rintracciati nei furbetti che, pur avendo un abbonamento base, condividono le proprie credenziali. Nei fatti, è una grossa perdita di introiti per la piattaforma che stima esistano circa 100 milioni di furbetti a livello globale.
Ovviamente la piattaforma streaming è alla ricerca anche di soluzioni per fronteggiare il problema. Una tra queste potrebbe essere quella di prendere a modello la concorrenza. Esattamente come già successo su Disney Plus, anche su Netflix potrebbe arrivare un tier di abbonamento a prezzo inferiore ma accettando degli intermezzi o dei pop-up pubblicitari tra le varie trasmissioni. Questa una delle strade percorribili dice Reed hastings, co-amministratore delegato della compagnia. Si tratta, dice Hastings, di una soluzione che potrebbe essere implementata nel giro dei prossimi due anni.
Non si tratta dell’unica ipotesi paventata da Netflix. La più aggressiva, per ora, consiste nella volontà di ‘multare’ quegli abbonati che continuano a condividere il proprio account con utenti che non ne hanno diritto. A loro, dicono gli executive, verrà presentato il sovrapprezzo una volta appurato l’illecito. A tal fine, già diversi mesi fa sono stati avviati alcuni test di fattibilità.
Insomma, pare che la vita dei furbetti sarà sempre più difficile. E se Netflix vi offrisse davvero l’opportunità di vedere i vostri show e film preferiti ad un costo minore ma a patto di sopportare degli spot pubblicitari, accettereste?
Fonte: Variety