Netflix dice basta alla condivisione degli account. E arriva l’addebito extra

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L’ultimo report finanziario di Netflix, presentato durante una conference call riservata agli azionisti, parla molto chiaro. La piattaforma ha perso oltre 200.000 abbonamenti nel corso del 2021. Si tratta del peggiore calo dal 2011. Una botta che ha provocato anche un tonfo in borsa, come sottolineato da Bloomberg. Parte della responsabilità, dicono dalla dirigenza Netflix, è da imputare alla condivisione di account.

Come vi abbiamo già spiegato in queste pagine, è brutta abitudine di alcuni quella di ‘prestare’ le proprie credenziali di accesso ad utenti che non hanno sottoscritto l’abbonamento. Questo nonostante esistano piani studiati specificatamente per la condivisione come quello standard (12,99€/mese su 2 dispositivi) e quello Premium (17,99€/mese su 4 dispositivi). Ora, sebbene Netflix, in un primo momento, stesse vagliando l’ipotesi di istituzionalizzare la pratica aumentando il costo mensile degli abbonamenti, ora pare che si stia valutando una soluzione diversa.

Durante la stessa conference call con la quale sono stati presentati i risultati finanziari dell’ultimo anno, è sbucata fuori l’idea di ampliare i test già in corso. L’intenzione è quella di monitorare le attività dei vari account incrociando i dati a disposizione: dispositivi di connessione, orari, posizione e piano di abbonamento sottoscritto. Una volta tirate le somme, Netflix provvederà a presentare un conto più salato agli abbonati furbetti. La società sta valutando la funzionalità “Extra Member“, con un costo aggiuntivo di poco più di 2,50€/mese.

Al momento i test sono in corso in America Latina (Costa Rica, Cile e Perù) ma, nel corso di un anno, dicono i dirigenti, si passerà all’estensione su scala globale a partire dagli Stati Uniti. Al momento, suppone lo staff della piattaforma, ci sono oltre 100 milioni di utenti che, in tutto il mondo, condividono la loro password con altre persone.

Fonte: TechCrunch