Netflix ha il primo punto nella lista dei buoni propositi per il 2023: impedire a oltre 100 milioni di utenti di continuare a condividere la propria password. Se ricordate, l’intero 2022 è stato caratterizzato dalla lotta senza quartiere ai ‘furbetti’. In un primo momento, era ancora marzo, Netflix aveva condotto delle indagini per scoprire la portata del fenomeno. Appurato che il password sharing fosse più diffuso di quanto preventivato, la piattaforma aveva avviato dei test sperimentali per comprendere come arginare la cosa. La situazione, aggravata da una vera e propria fuga di subscribers verso altri servizi, aveva portato a una soluzione: far pagare un sovrapprezzo agli utenti ‘beccati’ a elargire la propria password a utenti esterni.
I primi test, condotti solo su alcuni mercati, sembravano in un primo momento non aver restituito risultati incoraggianti. Come riporta però il Wall Street Journal, pare che gli executive di Netflix intendano proseguire su questa strada. Ora, sempre secondo il quotidiano economico statunitense, a partire dal 2023 la misura verrà applicata in maniera più ampia così da ‘colpire’ tutti i condivisori dell’account.
Sul versante perdita di abbonati, invece, la soluzione adottata è in linea con quelle già poste in essere dalla concorrente Disney Plus. Netflix ha introdotto un tier di abbonamento a prezzo ridotto ma che ‘obbliga’ gli spettatori a ad accettare anche messaggi pubblicitari all’inizio o alla fine di film, episodi di serie tv, documentari, cartoni e spettacoli comedy. Non solo, sottoscrivere questo abbonamento significa rinunciare a parte del catalogo. Una soluzione che non ha riscosso il successo sperato, anzi. Secondo alcuni report, “l’altra grande N” ha raggiunto solo l’80% del risultato atteso. Prima conseguenza: l’attivazione dell’opzione contrattuale che prevede il rimborso per gli inserzionisti che hanno creduto nel progetto.
Fonte: Wall Street Journal